pronti al mercato del lavoro

Nasce #Miassumo, la prima piattaforma di orientamento gratuita per gli studenti dagli 11 ai 26 anni

Presentata in anteprima  al Salone Orientamenti di Genova con un appello al Ministro Bianchi: 25 ore all’anno per aiutare i ragazzi a misurare le loro competenze, scrivere il loro curriculum e scoprire le professioni del futuro

16 Nov 2021 - 14:57
 © Istockphoto

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Prima ancora di trovare un impiego, la difficoltà è quella di misurare le proprie competenze. Secondo l’Osservatorio Giovani realizzato dall’Istituto Toniolo l’81% dei giovani italiani considera la carenza di orientamento nelle scuole come uno dei principali fattori critici di ingresso nel mondo del lavoro. Il 77,5% di loro ha poche certezze sul proprio futuro professionale, in linea con i coetanei francesi (71,2%), inglesi (68,7%), spagnoli (63,3%) e tedeschi  (60%). Il 40% degli studenti, inoltre, ha un’aspirazione lavorativa, ma non sa come realizzarla. Per colmare questo gap nasce #MIASSUMO, il primo progetto gratuito di orientamento scolastico rivolto agli studenti dagli 11 ai 26 anni, frutto dell’esperienza di Parole O_stili, l’associazione che dal 2017 con il suo manifesto combatte le parole d’odio in rete e che in cinque anni ha dialogato con due milioni di studenti e 200mila insegnanti.

La piattaforma #MiAssumo sarà una bussola al servizio dei ragazzi e li aiuterà a crescere sia come persone che come lavoratori e lavoratrici per affacciarsi più facilmente al mondo del lavoro. Durante le 25 ore di formazione annua si alterneranno attività di classe, a gruppi o singole e i giovani alunni saranno guidati nel riconoscere le proprie competenze e preferenze in modo da poter essere meglio orientati nel percorso di studi futuro e per essere messi a conoscenza delle nuove figure professionali esistenti. Il progetto infatti prevede anche il coinvolgimento diretto delle istituzioni e delle imprese: nel facilitare percorsi Pcto (Percorsi per le Competenze Trasversali e l'Orientamento) e stage, nell'offrire corsi di specializzazione, nell'organizzare campus estivi per ragazzi, o nel raccontare la loro professione.

Tenendo conto delle differenti età e con l’aiuto di sofisticati meccanismi di gaming i ragazzi potranno iniziare da subito a “scrivere” il proprio curriculum. Per esempio rispondendo ai quesiti come: “Cosa avrebbe fatto Napoleone se avesse usato whatsapp e Google Maps durante la battaglia di Waterloo?”. Oppure quali sarebbero state le domande che da giornalista avresti fatto a Liliana Segre dopo gli insulti ricevuti per il vaccino?

Pianeti e personaggi molto diversi tra loro intratterrano gli studenti della secondaria di primo grado. Notizie di attualità e giochi di ruolo saranno invece il filo rosso del lavoro per chi frequenta le superiori.  Obiettivo per tutti: esplorare le otto competenze chiave individuate dall’Unione Europea nella prospettiva delle professioni così da poter scegliere con maggior consapevolezza il tipo di scuola dopo la terza media e da più grandi se iscriversi a un ITS, all’università o entrare direttamente nel mondo del lavoro.

“L’ambizione più grande di questo progetto non sta nell’introdurre la gamification a  scuola, far partire l’orientamento a 11 anni, o incrociare le competenze di ciascuno con con migliaia di profili professionali. L’ambizione è realizzare un progetto dove coloro che hanno a cuore i nostri giovani e il loro futuro lo dimostrino lavorando  tutti insieme. Un’unica piattaforma dove genitori, insegnanti, istituzioni, aziende per la prima volta insieme, potranno stimolare, accompagnare, facilitare e concretizzare le scelte dei ragazzi. #Miassumo vuole mettersi al servizio del sistema-paese, perché supportare e sostenere la formazione professionale dei nostri studenti significa investire sul futuro del nostro Paese," afferma Rosy Russo, fondatrice di Parole O_Stili e ideatrice del progetto #Miassumo. “Al ministro Bianchi chiedo una materia in più. Solo così i giovani potranno sviluppare le competenze necessarie alle professioni, colmando il gap dei 223mila profili mancanti (Fonte: Censis-Confcooperative). Devono poter  abitare meglio il futuro, coniugare sviluppo e responsabilità, creatività e rispetto, innovazione tecnologica e senso dell’umano”.

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