la risposta all'intelligenza artificiale

"Contaminati", il libro dedicato a chi ama l'ibridazione del sapere

Giulio Xhaët racconta come muoversi tra discipline e culture diverse sia la capacità che sta acquisendo sempre più importanza a causa della rivoluzione digitale

20 Mar 2020 - 16:27

In tempi di Pandemia da Coronavirus la parola contaminazione evoca a un primo impatto scenari infettivi tutt'altro che rassicuranti, ma il fenomeno può avere risvolti molto positivi e interessanti se lo si valuta nell'ambito culturale ed economico. Da questa semplice riflessione parte il saggio "Contaminati. Connessioni tra discipline, saperi e culture" di Giulio Xhaët (Hoepli, 176 pagine a 14,90 euro oppure ebook a 6,99 euro).

Come spiega lo stesso autore, il volume raccoglie "evidenze e riflessioni sulla necessità di contaminazione che sta crescendo in diversi settori", insieme a un elenco delle capacità che contraddistinguono una persona contaminata.

Le cause di questa crescente richiesta di profili ibridi tra più settori è certamente riconducibile al boom del digitale. Muoversi tra discipline, saperi e culture diverse: una capacità che sta acquisendo sempre più importanza rispetto al passato. Sono nate università e scuole di formazione dove la contaminazione viene praticata e che si stanno rivelando le più adatte per affrontare le sfide dei nostri tempi.

I contaminati sono la risposta a una vita professionale più lunga, intensa e incerta. Sono la risposta umana all'intelligenza artificiale che spopola nelle aziende. Le loro qualità sono sempre più richieste, perché riescono a spingersi in luoghi inaccessibili agli algoritmi. Il libro è dedicato a chi ama le diversità e non vuole smettere di imparare, a chi si mette a caccia di connessioni inaspettate, a chi desidera collegare le proprie passioni al lavoro, a chi sfrutta il digitale come un nuovo terreno di gioco ibrido tra tecnica e umanistica, a chi vuole sviluppare il proprio "quoziente di contaminazione".

La specializzazione non è più una valida risposta alle sfide contemporanee dal momento che "se ci focalizziamo per tanto tempo solo su una disciplina filtriamo tutto attraverso quella lente. Rischiamo di allontanare le alternative di mondo [...] Il motore è la cara e vecchia curiosità. Grazie a lei - spiega Xhaët - possiamo innescare una nuova prospettiva, e così un modello mentale più ricco [...] Più vi contaminerete, meno dovrete partire da zero. PIù vi contaminerete, meno sarete sostituibili da un algoritmo di nuova generazione. Più vi contaminerete, più propagherete le opportunità della vostra vita e delle persone connesse a voi".

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