Nel volume “La relazione e lo schermo. Figure antropologiche del digitale" uscito per Rubbettino gli autori affrontano l’impatto della cosiddetta quarta rivoluzione sul nostro modo di pensare e vivere la relazione con l’altro
È uscito per l'editore Rubbettino “La relazione e lo schermo. Figure antropologiche del digitale”, il nuovo libro di Marco Bacini e del filosofo Fabio Gabrielli. Marco Bacini, imprenditore, esperto di comunicazione digitale, sociologia e marketing e Fabio Gabrielli sono entrambi professori dell’Università LUM, e in questo agile saggio affrontano il tema della relazione nell’epoca delle tecnologie informatiche e della comunicazione. Confrontando e sintetizzando esperienze culturali diverse, gli autori affrontano l’impatto della cosiddetta quarta rivoluzione sul nostro modo di pensare e vivere la relazione con l’altro. Attraverso un percorso che mescola filosofia, letteratura, arte, economia, concreti esempi tratti dal variegato mondo dei social, Gabrielli e Bacini evidenziano come non si possa continuare a parlare in termini dualistici di vita online e offline, ma semmai di ibridazione tra corpi e dispositivi tecnologici, con tutta una serie di conseguenze sulla nostra identità, i nostri gusti, le scelte della nostra vita.
In altri termini, una riflessione antropologica seria non deve porsi la domanda se il virtuale, separato indebitamento dal reale, sia buono, ma cosa comporta la realtà aumentata per la nostra vita.
La conclusione cui giungono gli autori è quella che definiscono una poetica del digitale, capace di promuovere unicità, creatività, bellezza comunitaria, attraverso una filosofia dei sentimenti atta a saldare corpo e tecnologia nella cura della relazione, di cui la stessa pandemia ha mostrato la non scontatezza ma semmai l’estrema complessità e inaggirabilità.