Con il suo secondo libro “Lavorability”, Marco Montemagno scrive la guida definitiva per non essere spazzati via dalla prossima innovazione social
Il mondo del lavoro cambia e la cassetta degli attrezzi va aggiornata in fretta per non essere spazzati via in un attimo. A suggerire le 10 abilità imprescindibili per diventare o restare competitivi in qualsiasi settore è Marco Montemagno: l'ex giornalista e oggi imprenditore digitale ed esperto di comunicazione online, con il suo ultimo libro "Lavorability - 10 abilità pratiche per affrontare i lavori del futuro”, realizzato in self publishing e in formato e-book, cartaceo e audio book, propone un vademecum operativo, ricco di consigli pratici, spunti di lettura e case histories che spaziano dallo sport al business.
Come racconta lo stesso Montemagno, "i social, con la loro velocissima evoluzione ci trasformano un po’ tutti in Bill Murray: la sera andiamo a letto che ci sentiamo i principi di Facebook con le nostre vagonate di follower e la mattina del giorno dopo ci svegliamo che siamo i ranocchi di TikTok, costretti a imparare un nuovo alfabeto della comunicazione. Ogni giorno. Per sempre".
© Ufficio stampa
Per non essere ingoiati e digeriti da questa macchina famelica che i social possono diventare e, anzi, per sfruttare a nostro vantaggio tutte le potenzialità delle maggiori piattaforme, nella vita professionale possiamo mettere in campo dieci skills che spaziano dall'etica alla comunicazione, e in alcuni casi sono delle vere e proprie arti. Ecco una veloce rassegna delle abilità "raccomandate" da Montemagno come punti di partenza imprescindibili:
L'arte della comunicazione - Senza un buon racconto della nostra idea di business questa resterà solo un'idea. Il primo passo allora è imparare a spiegare concetti difficili in modo semplice. Creando in primis, un ponte tra un concetto sconosciuto e uno noto. Evitando le sigle e le parole da addetti ai lavori. Inserendo un pizzico di passione e umorismo e soprattutto togliendo il superfluo. Uno dei migliori comunicatori di brand (in quel caso sé stesso) di tutti i tempi? Sicuramente Houdini, considerato uno degli illusionisti più celebri della storia.
L'arte di decidere - Chi fa impresa oggi deve essere capace di prendere decisioni nel minor tempo possibile. Con tutta una serie di piccoli accorgimenti che possono aiutare a ottimizzare i tempi: tutto ciò che è completabile in meno di due minuti, per esempio, va fatto subito. Le cose importanti hanno la priorità. Il multitasking non ha senso.
Il coraggio di ricominciare - Il mercato delle professioni cambia a ritmo vorticoso e chi non sta al passo rischia di essere spazzato via. Come scrive Montemagno, oggi è allora "necessario allenarsi alla ripartenza" dal momento che "non esiste una fine alle occasioni di ricominciare".
L'arte dell'impresa - Che si lavori come dipendenti o come autonomi, l'importante è avere una attitudine all'essere imprenditori di sé stessi, al realizzare "una attività o dei progetti coordinando persone e risorse per raggiungere il proprio scopo". Si tratta di una vera e propria arte, una forma mentis che può essere risolutiva nel momento in cui, per esempio, si venga licenziati a quarant'anni. E quando si è sviluppato questo talento, il passo successivo è esercitarlo in un campo vergine, inventando da zero una categoria che ancora non esisteva. L'invito di Montemagno è chiaro: "Dobbiamo liberare il napoletano che è in ognuno di noi, dove il napoletano è quell'istinto culturale che ti porta a doverti inventare una soluzione perché non la trovi scritta da nessuna parte".
L'arte dell'attrazione - La competenza e i titoli di studio non bastano più quando si cerca lavoro. Lo sforzo da fare è quello di rendersi attraenti per le aziende. Saranno così le offerte di lavoro a bussare alla nostra porta e non noi a cercarle. In quest'ottica, spiega Montemagno, " a parità di competenze, la differenza la fa la capacità di comunicarla all'esterno, rendendo sé stessi interessanti".
L'irrazionalità - "Provare a fare cose controintuitive, [...] può essere una chiave di successo", spiega l'autore, "perché è molto probabile che i nostri competitor non le faranno e ci lasceranno campo libero". Quando si inizia a ragionare come imprenditori di sé stessi, una trovata assolutamente irrazionale può essere l'asso nella manica.
La competenza - Sembra essere passata in secondo piano, ma è ancora una risorsa insuperabile: stiamo parlando della competenza. Un bene sempre più raro, soprattutto perché dinamico: si tratta di "un processo in divenire, in continuo movimento, composto di diversi aspetti". In un mondo pieno di "gente brava", come si fa però, a distinguersi? La chiave può essere "l'apertura al cambiamento", la capacità di essere generalisti e non solo super specializzati in un settore. Insieme a un fattore sempre più difficile da reperire: "una sana e umile autostima". Senza dimenticare che quello che consideriamo un grave difetto, nel contesto giusto, può rivelarsi il nostro più grande vantaggio.
La responsabilità - Prima di ottenere grandi successi lavorativi serve un cambio di pensiero radicale che ci porti ad assumerci le responsabilità delle nostre azioni e delle nostre decisioni. Come spiega Montemagno con una serie di aneddoti e storie, "la disciplina del pensiero allenato ad assumersi la responsabilità fin dai dettagli più insignificanti della propria vita produce come risultato persone attive e affidabili, persone capaci di fare la differenza, in ogni situazione".
L'incessantismo - In un oceano assai affollato come il web del 2020, farsi notare dagli utenti è la sfida più difficile da vincere. Quando non si ha una idea geniale a cui appoggiarsi, allora vale il principio dell'incessantismo, la produzione martellante e costante di contenuti. Se non si può incidere sulla qualità, bisogna infatti partire dalla quantità.
L'arte di pensare - La capacità di ribaltare un ragionamento o il nostro modo di pensare può essere il più grande punto di forza. Insieme al proprio corredo di principi fondamentali: "Che tu sia un ragazzino che gioca a cricket o un imprenditore che fattura un fottilione di dollari, quello che non devi dimenticare è che i principi sul medio e lungo termine, fanno la differenza".
G.G.