Il 4 e 5 ottobre scorso esperti di fama internazionale si sono confrontati sui principali aspetti legati al raggiungimento di una longevità sana
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Il 4 e 5 ottobre scorso, a Palazzo Mezzanotte di Milano, si è tenuto il quinto congresso internazionale Healthy Lifespan - Positive nutrition, antiinflammation diet, physical activity and sport, organizzato dalla Fondazione Paolo Sorbini, e promosso da Enervit e Technogym. Durante le due giornate di evento, esperti di fama internazionale si sono confrontati sui principali aspetti legati al miglioramento della qualità della vita e alla promozione di una longevità sana.
Nel corso della prima sessione guidata dal professor Camillo Ricordi sono stati approfonditi temi come la prevenzione delle malattie neurodegenerative, la gestione dell’infiammazione e i fattori di rischio associati all’invecchiamento e alla progressione di alcune patologie.
Come affermato da Alberto Mantovani, Professore Emerito Humanitas University “Il nostro stile di vita ha un impatto molto importante sul nostro sistema immunitario e devo dire che sono estremamente preoccupato perché l’Italia, in questo momento, è il secondo peggior Paese in Europa, dopo la Spagna, per numero di bambini in sovrappeso oppure obesi e detiene il record di bambini inattivi che non fanno attività fisica”.
Ci sono alcuni fattori modificabili che possono aiutare le persone a raggiungere l’obiettivo di vivere una vita sana il più a lungo possibile, tra cui l’esercizio fisico, un’alimentazione antinfiammatoria e una corretta integrazione.
Sabato 5 ottobre, nel corso della sessione dedicata a Physical Activity And Exercise For Healthy Longevity, guidata dal professor Giovanni Scapagnini, è stato approfondito il tema dell'importanza dell'esercizio fisico e dello sport. In questa occasione è stata presentata la nuova ricerca dell’Equipe Enervit che ha dimostrato come l’assunzione di maltodestrine: fruttosio in rapporto 2:1, immediatamente prima, durante e nelle due ore successive a uno sforzo prolungato a intensità moderata-alta, possa ridurre significativamente l'infiammazione post-esercizio.
“L'attività fisica moderata ha un effetto di riduzione dell'infiammazione rispetto alla sedentarietà, diverso è però il caso dell’esercizio di endurance ad alta intensità. Lo sport intenso, infatti, causa un incremento delle cellule e delle molecole dell'infiammazione nel sangue. I fattori che influenzano l’infiammazione nello sport di endurance sono principalmente la durata dell’attività e l’intensità, oltre che il recupero", ha dichiarato Stefano Righetti, medico chirurgo presso la Fondazione Irccs San Gerardo di Monza.
Il congresso si è concluso con una sessione dedicata al Weight Management For Successful Ageing, durante il quale la professoressa Hellas Cena, in qualità di moderatrice e relatrice, ha coordinato gli interventi sull'importanza della corretta alimentazione e la gestione del peso.
Hellas Cena, medico chirurgo specialista in scienza dell’alimentazione e professoressa dell’Università di Pavia, ha commentato: “Il controllo del peso non è una questione estetica, ma un vero e proprio pilastro per una vita sana e lunga. La prevenzione attraverso uno stile di vita corretto è fondamentale; tuttavia, quando si sviluppa una condizione patologica come l'obesità, è indispensabile un approccio integrato. In questo contesto, la nutrizione e lo stile di vita diventano coadiuvanti essenziali nel trattamento, affiancando i farmaci, come avviene per tutte le malattie cronico-degenerative. Adottare abitudini sane fin da subito è il primo passo per prevenire e gestire efficacemente queste condizioni".
In fase di dibattito è emerso come siano diversi i fattori che incidono sulla gestione del peso tra cui: un corretto abbinamento di alimenti al fine di ridurre l’infiammazione e ristabilire la flora intestinale, un adeguato riposo che possa regolare il ritmo circadiano e la funzione metabolica, l’esercizio fisico costante per migliorare la composizione corporea e, di conseguenza, lo stato di salute.
In conclusione, il raggiungimento di una longevità in salute non è solo una questione di genetica, ma dipende fortemente dalle nostre scelte quotidiane. Alimentazione equilibrata, nutrienti come gli acidi grassi polinsaturi omega-3 e composti di origine vegetale, come i polifenoli presenti in frutta e verdura, aiutano il nostro organismo a mantenere le sue funzioni nel tempo, contribuendo a controllare infiammazione e stress ossidativo. Oltre all’alimentazione, l’esercizio fisico regolare e una buona gestione dello stress, sono i pilastri per un invecchiamento sano e attivo. Adottare uno stile di vita che favorisca il benessere fisico e mentale può migliorare significativamente la qualità della nostra vita, riducendo il tempo trascorso in condizioni di malattia e permettendoci di invecchiare restando giovani e attivi.