Il presidente e amministratore unico di Blu Hotels racconta a Tgcom24 la sua carriera professionale, dall'hotel di famiglia a un'azienda con più di 30 strutture distribuite in tutta Italia
© Ufficio stampa
Alla base della filosofia di Blu Hotels c'è il motto "Vacanze italiane": ospitalità, esperienze uniche e servizi di qualità che hanno reso la società, fondata nel 1993 da Nicola Risatti e Fabrizio Piantoni, la prima catena alberghiera leisure nel segmento upper-upscale & luxury. Una vita trascorsa nel settore turistico, come racconta Risatti a Tgcom24, che lo ha portato a diventare presidente e amministratore unico della società, oltre che Cavaliere del Lavoro della Repubblica Italiana.
Come è arrivato a ricoprire l'incarico attuale?
Sin da bambino, ho vissuto all’interno del mondo dell’hôtellerie, grazie all’attività di famiglia. Si trattava di un contesto alberghiero a conduzione familiare, ma molto ambizioso, e tutto è partito dalla visione pioneristica di mio nonno, che aveva rinunciato alla semplicità della vita lacustre per inseguire i sogni concreti del turismo del Lago di Garda. Così, dopo il diploma commerciale, ad appena 18 anni, ho iniziato a lavorare in agenzia di viaggi. Successivamente, nel 1993, dopo aver imparato i flussi del turismo, ho fondato Blu Hotels insieme a mio cugino, Fabrizio Piantoni, attuale vicepresidente, diventandone subito amministratore unico. Da quel giorno, seguo a 360 gradi l’azienda e i nostri hotel e villaggi, oggi oltre 30 strutture distribuite in tutta Italia tra mare, montagna e lago, supervisionando tutti i reparti e ponendo particolare attenzione alla qualità dei servizi erogati.
Qual è l'elemento di forza della società?
Sicuramente, il vero elemento di forza sta nel fatto che Blu Hotels è tra le prime gestioni imprenditoriali di tipo turistico centralizzate sul territorio italiano. Tutto viene controllato dalla sede centrale, sita a Cunettone di Salò, e questo ci permette di prendere sempre decisioni tempestive e adeguarci alle varie situazioni, avendo sotto controllo tutto ciò che poi, nei fatti, avviene nelle nostre strutture, garantendo così un servizio attento e preciso per i nostri clienti.
Quali novità avete introdotto?
La novità più grande di questo 2021, anno di ripartenza, è stato sicuramente il cambio del logo dopo ben 18 anni. La riconoscibilità del marchio Blu Hotels ci ha permesso di investire ulteriormente sul nostro brand per adeguarlo al meglio al canale digitale, ormai di primaria importanza. Essendo un’azienda dinamica e con uno sguardo attento al futuro, volevamo comunicare la nostra energia tramite la nuova grafica del brand. Un fresco restyling che rimane comunque familiare a quello già consolidato e che strizza l’occhio alle nuove generazioni, sempre più attente ai cambiamenti del mondo digital.
Quale consiglio dà a chi vuole intraprendere una carriera nel suo settore?
Il mondo del turismo è molto dinamico e richiede pertanto un impegno costante, con un’attenzione a ogni dettaglio per garantire la massima qualità dei servizi. Bisogna sempre essere presenti e aggiornati sulle novità per offrire l’eccellenza nell’ospitalità. Per farle un esempio, ogni anno noi prevediamo rinnovamenti e restyling nelle strutture che lo necessitano, limando ogni servizio, professionale e di alta classe.
In che modo rispondere alla concorrenza del mercato?
Come prima catena alberghiera italiana leisure nel segmento upper-upscale & luxury, è fondamentale mantenere uno standard alto e all’avanguardia, cercando sempre di seguire i nuovi trend e rinnovando e modificando laddove richiesto. Il nostro motto, “Le Vacanze Italiane”, rispecchia esattamente la nostra proposta, garantendo quell’aspettativa di ospitalità e qualità dei servizi che da anni offriamo ai nostri ospiti.
Il suo settore come è stato toccato dall’emergenza Covid?
Siamo stati un settore sicuramente fra i più colpiti, soprattutto per le severe restrizioni cui siamo stati sottoposti per lungo tempo, che impedivano gli spostamenti e gli assembramenti. Abbiamo poi pagato pesantemente la mancanza di turisti dall’estero. Ora siamo ripartiti in totale sicurezza, adottando le linee guida e i protocolli previsti dalla normativa italiana per affrontare il post emergenza, in modo da garantire ai nostri ospiti e ai nostri dipendenti un ambiente sicuro e a norma.
Come trascorre il suo tempo libero?
Sono un grande amante del trekking e dell’alpinismo, attività che richiedono costanza e disciplina. Questa passione mi ha portato tra l’altro sulle vette dell’Himalaya, un’esperienza davvero indimenticabile. Accolgo le sfide con entusiasmo e ogni scalata è motivo di soddisfazione. Sarà che l’altezza e le competizioni sono – e saranno sempre – nel DNA della mia azienda e della mia famiglia!
Che rapporto ha con successi e fallimenti lavorativi?
Devo ammettere che, per fortuna, ci sono stati pochi fallimenti durante il mio percorso imprenditoriale e tantissimi successi, di cui mi ritengo orgoglioso, ma sicuramente gli errori che ho fatto sono stati di grande stimolo per poter ripartire e per migliorarmi.
Una bella soddisfazione che vuole ricordare?
In un anno molto difficile come questo, sono stato insignito della carica di Cavaliere del Lavoro dal Presidente della Repubblica Sergio Mattarella, una grande onorificenza che spero segni la fine di questo brutto periodo. Dopo 28 anni di lavoro imprenditoriale, questo premio non è solo mio ma appartiene a tutta l’azienda, un riconoscimento che spronerà a fare sempre più e sempre meglio.