I dolci della tradizione più amati sono quelli nelle ricette classiche, anche se i più giovani ricercano nuove esperienze di gusto come dimostra una ricerca commissionata da Unione Italiana Food
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Panettone o pandoro? Con il Natale che si avvicina, cresce nuovamente l’interesse e la voglia per i dolci simbolo di questa festività. I grandi lievitati da ricorrenza continuano a essere molto amati da tutti gli italiani, tanto che nell’ultimo anno oltre il 95% ne ha mangiato almeno uno.
Gli ultimi dati raccolti da Unione Italiana Food, associazione che riunisce 550 eccellenze dell'industria italiana, che producono oltre 900 marchi, mostrano che a Natale 2022 la produzione complessiva di panettone e pandoro è stata di 73.502 tonnellate pari a 552,1 milioni di euro. Numeri soddisfacenti anche per quanto riguarda l’export, con una produzione complessiva di quasi 14 mila tonnellate, del valore di 105 milioni di euro. Un riconoscimento importante per le grandi aziende che ogni anno portano questi dolci da forno sulle tavole degli italiani, e non solo, per celebrare le festività con tutto il gusto della tradizione Made in Italy.
Tra le preferenze dei consumatori il panettone (81,0%) e il pandoro (82,2%) se la giocano alla pari, anche se il consumo del primo cresce tra gli adulti, mentre ai giovani piace di più festeggiare con il dolce tipico di Verona. Il panettone rimane comunque il preferito nel nord Italia, invece, il pandoro continua a conquistare il palato delle regioni del Sud. Protagonisti indiscussi dei festeggiamenti di fine anno, grazie allo studio condotto da AstraRicerche per Unione Italiana Food, si scopre che gli italiani, soprattutto della GenZ, li apprezzano anche a colazione (38,8%), a merenda (29,2%) e, soprattutto, come dolce del dopocena (42,3%).
Sinonimo di festa per oltre il 70%degli italiani, i lievitati da ricorrenza delle grandi aziende rappresentano il piacere di stare insieme e condividere le feste, in particolare con la famiglia e gli affetti più cari (46%). Anche se sensibilmente meno, non mancano sulle tavole per celebrare anche le feste con gli amici (29,6%). Queste eccellenze del made in Italy vengono mangiate, soprattutto, per gratificarsi, una coccola da concedersi durante le Feste: il 40,6% dei consumatori confessa che ama gustare una fetta con una tazza di tè o caffè e che questo rappresenta un momento tutto per sé (38,5%), in particolare, per gli uomini adulti (48%).
La ricerca commissionata da Unione Italiana Food racconta anche le piccole abitudini di consumo come quella di scaldare un po’ la fetta prima di mangiarla (29,1%) o di amarla inzuppata in una bevanda calda (26,0%), o ancora di arricchirla con creme o gelato (25,1%), come fanno le donne della GenZ. Svelati anche i modi particolari di gustarli: c’è chi mangia prima la glassa e poi il resto, oppure mangia prima canditi, uvette, mandorle e poi il resto (19,8%).
“I nostri industriali sono dei grandi pasticceri che hanno realizzato un sogno: far assaggiare i propri prodotti a quanti più consumatori possibili, replicando su larga scala il processo e la ricetta artigianale garantiti peraltro da una legge dello Stato in vigore da quasi 20 anni e sono così riusciti a far diventare questi prodotti tradizionali di origine locale un’eccellenza della pasticceria italiana ormai simbolo del Natale in Italia in Europa e nel mondo" ha commentato Mario Piccialuti, Direttore Generale Unione Italiana Food, presentando il progetto di comunicazione “Buone Fette” per creare consapevolezza rispetto la Denominazione Riservata che dal 2005 definisce ingredienti, forma e metodi di lavorazione di panettone e pandoro, a garanzia di autenticità e qualità per il consumatore.