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L'amministratore delegato di Moby parla a TgcomLab della prima compagnia di navigazione italiana per le rotte nel Mediterraneo
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Arrivata oggi alla sua quinta generazione di armatori, con una flotta composta da 20 navi che nel 2018 hanno effettuato oltre 13mila mila partenze, Moby è la compagnia di navigazione leader in Italia per il trasporto di auto e passeggeri verso le più belle isole del Mediterraneo (Sardegna, Corsica e Isola d’Elba). Inoltre, grazie alla partnership con St. Peter Line, è diventata ambasciatrice del "Made in Italy" anche nel Mar Baltico, offrendo una crociera tra San Pietroburgo, Helsinki, Stoccolma e Tallinn. TgcomLab ne ha parlato con Achille Onorato. Classe 1986, dal 2016, il 34enne è amministratore delegato di Moby S.p.A. A guidarlo è una passione che lui definisce “splendida e totalizzante”: il mare.
Come è arrivato a ricoprire l'incarico attuale?
Il percorso è iniziato molto presto, in quella fascia d’età in cui pensi meno a “cosa farai da grande” e ti concentri sul coltivare le tue passioni. E la passione per il mare e la navigazione ha guidato le mie scelte da quando ero abbastanza grande da poter essere utile su una imbarcazione: porto avanti studio e lavoro da quando avevo 13 anni, spinto dalla voglia di conoscere qualsiasi dettaglio su tutto quello che è necessario fare per navigare. Quindi per rispondere in maniera sintetica: sono arrivato al mio ruolo attuale dopo lavoro e tanta gavetta. E poi naturalmente studiando il più possibile il mercato. Così sono arrivati i ruoli come Amministratore Delegato in Toremar e il percorso realizzato in Moby.
Qual è l'elemento di forza della sua azienda?
Il tenere costantemente al centro di ogni decisione i nostri passeggeri. È questa la bussola che ci consente di offrire un servizio di altissima qualità, offrendo una esperienza di viaggio orientata anche alle famiglie: nel nostro caso, la vacanza inizia davvero con il viaggio. Tutto questo ci consente anche di essere uno dei collanti più forti tra le isole del nostro Paese, e di essere costantemente al fianco dei loro abitanti.
Quali sfide vi aspettano?
Ci aspettano le sfide che collettivamente dovremo superare come Paese. Sono una persona ottimista, e credo che alla fine la crisi innescata dalla pandemia porterà il nostro sistema economico e sociale a essere più forte e resiliente, più in grado di cogliere le opportunità di innovazione. Ciò non toglie che fino a quel momento dovremo lavorare duro per riconquistare pezzi di economia che sono stati danneggiati dalla crisi.
Quale ricordo ha di suo nonno, Achille Onorato, qual è la sua eredità?
I ricordi con mio nonno sono tantissimi; è stata una persona importantissima per la mia formazione. Lo ricordo al comando delle operazioni di salvataggio e a “staccare biglietti” sul porto, insieme, imbarcando automobili. E lo ricordo anche quando mi raccontava episodi della sua incredibile vita. A lui devo molto, ma uno degli insegnamenti più importanti che, anche attraverso mio padre, mi ha consegnato riguarda l’umiltà e il valore e l’importanza della parola data e della stretta di mano.
Come la pandemia ha cambiato e sta cambiando il settore?
La sicurezza è diventata una parte integrante della qualità del servizio. Come compagnia abbiamo portato a termine una riprogettazione profonda di tutti i nostri processi con un solo obiettivo: garantire la massima protezione per i nostri passeggeri e per le nostre persone. Questo ha comportato numerosi cambiamenti e novità nel modo in cui gestiamo il viaggio, dalla sanificazione di tutte le strutture alla previsione di impianti di ventilazione e condizionamento che operano in modo da fornire il rinnovo del 100% dell’aria.
Qual è la competenza più importante chiesta a un manager oggi?
Sono profondamente convinto che la competenza tecnica rimanga, in settori come il nostro, una componente fondamentale per definire un buon manager. Ma deve essere completata dalla giusta dose di flessibilità e velocità di reazione. Più di tutti, conta la voglia di apprendere in modo continuo.
Quale consiglio dà a chi vuole intraprendere una carriera nel settore in cui opera?
Il mio mestiere si basa su una passione splendida e totalizzante, il mare. Senza l’amore per questo elemento sarebbe davvero difficile sostenere i ritmi e le sfide quotidiane; per questo consiglierei di fare quello che ho fatto da piccolo: dedicarsi e impegnarsi a conoscere ogni aspetto delle esperienze a bordo di una nave.
Come si tiene aggiornato?
La fortuna della mia occupazione è quella di riservare novità e occasioni di apprendimento ogni giorno. La chiave per me è continuare a leggere, osservare, informarsi.
Come trascorre il suo tempo libero?
A dimostrazione di quanto passione e lavoro spesso coincidano, la maggior parte del mio tempo libero lo occupo in attività legate al mare, questa volta arricchito della presenza più importante: la mia famiglia.