STORIE DI SUCCESSO

Andrea Lacalamita: “La tecnologia semplifica il settore immobiliare”

Il Founder e CMO di Homepal racconta a Tgcom24 come la sua passione per “tutto ciò che è in grado di cambiare il nostro mondo” e la sua esperienza in ambito immobiliare l’ha portato a rivoluzionare, con Fabio Marra e Monica Regazzi, il concetto di agenzia immobiliare

di Paola Coppola
25 Mag 2023 - 15:43

Homepal è la prima agenzia immobiliare proptech (property + technology ) di nuova generazione in Italia; un settore che raggruppa gli operatori che usano opzioni innovative per proporre ai clienti soluzioni per gestire in digitale la vendita, l'acquisto o l'affitto di immobili residenziali in modo sicuro, consapevole e con un grande risparmio rispetto alle agenzie tradizionali. Online dal 2016, Homepal è guidata da un gruppo di manager con importanti esperienze complementari in azienda e nella consulenza. A oggi conta oltre 510mila utenti registrati attivi, 210mila inserzioni online e oltre 2.200 compravendite. A raccontare tale realtà a Tgcom24 è il suo Founder e CMO, Andrea Lacalamita.

Andrea Lacalamita: “La tecnologia semplifica il settore immobiliare”

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Homepal è la prima agenzia immobiliare di nuova generazione in Italia e pioniera nel proptech (property + technology). Come nasce questa idea?
L’idea è venuta in mente a me nel 2014, improvvisamente: ho cambiato molte case nel corso della mia vita (19 tra comprate e affittate, di cui l’ultima, acquistata in pieno lockdown nel 2020). Da cliente ho sempre pensato che il sistema fosse molto poco innovativo e complicato. Poche informazioni, complessità nelle trattative e nei documenti, costi dell’intermediazione elevati (circa il 6%). Perché, mi sono detto, la tecnologia non ha innovato questo settore come tutti gli altri? Come lo farei io? E così da questa piccola sfida fatta con me stesso in un viaggio aereo, è nato Homepal. All’inizio come gioco ma, poi, mi sono reso conto che, più ne parlavo, più raccoglievo consensi. Da lì il viaggio è stato lungo, condiviso con Fabio Marra e Monica Regazzi con cui tuttora gestiamo la società, e con molti investitori che hanno creduto in noi nel corso di questi anni.

Qual è, dal suo punto di vista, la chiave del successo di Homepal?
Semplicità, costi bassi e gentilezza. Utilizzando il sito e parlando al telefono con i nostri esperti, che sono agenti immobiliari e altre risorse che gestiscono l’agenda degli appuntamenti, il cliente può comprare e vendere casa, in modo semplice e innovativo, con tutte la sicurezza di un’agenzia immobiliare autorizzata. Chi vende non ha costi, chi compra ha una commissione del 2,5%. La gentilezza, invece, è quella che ci riconoscono i nostri clienti, insieme alla passione per aiutarli. Atteggiamento che difficilmente viene abbinato a un servizio da remoto.

Homepal non solo fa risparmiare tempo nella burocrazia predisponendo già tutti i documenti necessari alla compravendita per l’acquirente e il proprietario, ma riesce anche ad applicare delle commissioni inferiori alla media del mercato.
Sì. l’idea di fondo è utilizzare la tecnologia per semplificare la vita al cliente, ma anche per trasferirgli il risparmio di costo che abbiamo. Infatti, è il cliente proprietario dell’immobile che gestisce direttamente la visita insieme all’acquirente, e questo crea un rapporto umano tra chi vende e chi compra e permette a noi di essere presenti in tutta Italia. Il nostro agente immobiliare interviene dopo la visita e lavora dall’ufficio, aiutando i clienti nella fase di negoziazione e nella conclusione di tutti i documenti, dalla proposta di acquisto, fino alla registrazione del contratto preliminare. Tutto gestito da casa, con firma digitale.

Possiamo dire che avete anche rivoluzionato anche il concetto di agente immobiliare?
Sì, certamente. Questo modo di lavorare che ho descritto permette all’agente immobiliare di fare soltanto il lavoro più importante, che è quello di mettere d’accordo i clienti e aiutarli nella valutazione più accurata possibile dei documenti e nella firma della proposta e del preliminare di compravendita. Ma non ha più le incombenze tipiche dell’agente immobiliare tradizionale, costretto a suonare i campanelli per trovare proprietari disposti a vendere casa o a gestire le girandole delle visite di appartamenti di cui spesso non conosce la storia. Un agente immobiliare nuovo, dedicato alle attività veramente importanti del suo lavoro.

In questa fase di trasformazione digitale della vendita/acquisto di un immobile, quale potrebbe essere il prossimo passo, magari il Metaverso?
Mi piacerebbe molto, l'idea mi intriga. Ho anche acquistato tre lotti di terreno su Earth2, uno a Milano, uno a Londra e uno a New York. È tutto molto stimolante ed eccitante, perché è una di quelle strade che improvvisamente si aprono e cambiano il modo di vedere le cose. Non sono sicuro che arriverà presto, ma arriverà. In tempi più rapidi arriverà la possibilità di vedere i nuovi progetti o anche le case usate in vendita in maniera totalmente diversa, che potrebbe permettere di evitare la visita fisica. E poi nel futuro, si acquisteranno e venderanno immobili come se fossero nel mondo reale. In fondo, spesso acquistiamo un bene voluttuario solo perché ci fa sognare, perché non dovrebbe accadere anche con gli immobili virtuali?

Progetti futuri sui quali state lavorando e che può anticiparci?
Stiamo lavorando a una importante evoluzione del nostro modello, che permetterà a Homepal di operare come i principali operatori Proptech nord-europei, su cui al momento non posso anticipare nulla.

Dopo la pandemia com'è cambiato il mercato immobiliare?
C’è stato un grandissimo ritorno di interesse verso la casa, inteso come luogo fondamentale per noi stessi e per i nostri cari. Un luogo che aveva perso la centralità, vista la corsa infinita ai viaggi, alle vacanze, alle cene fuori che ha caratterizzato l’evoluzione della nostra società negli ultimi venti anni. Ora è tornato il grande amore per la casa, che per gli italiani è sempre stata una passione e un grande investimento. Nel pieno della pandemia c’era grande richiesta di terrazzi e giardini, ora direi che siamo tornati abbastanza al pre-pandemia come tipologia di richiesta. Ma sicuramente c’è una maggiore attenzione verso i quartieri meno centrali e più vivibili (mi viene in mente Città Studi a Milano) e anche per la periferia, quando ben collegata (e qui mi viene in mente Monza che sta vivendo un periodo florido del mercato, con una decisa ripresa dei valori).

Considerando, invece, i tassi dei mutui dell’ultimo periodo, la gente è più restia ad acquistare la casa? Dal suo punto di vista conviene affittarla o comprarla?
Sicuramente il rialzo repentino dei tassi, mai vissuto negli ultimi 35 anni nelle società occidentali, ha spiazzato tutti. I tassi dei mutui sono saliti e così le rate, generando uno stato d’ansia in una grande fascia di persone, soprattutto tra coloro che hanno un mutuo a tasso variabile. Ma poi, analizzando bene, si scopre che il tasso fisso oggi è più basso di quello variabile (il miglior fisso oggi è al 3,58%), e che in fondo è molto più basso dell’inflazione (quella cosiddetta “core” è al 6,26%). Cioè ci si indebita a tassi reali negativi, una cosa mai successa nei mercati finanziari. Se confrontiamo con l’affitto, oggi una piccola casa a Milano in zona non centrale (diciamo 50 mq) costa 250mila euro circa, e richiede 1.170 euro/mese per 200 mila euro di mutuo a 20 anni con 50mila euro di anticipo, e circa 1.200 euro di affitto. Io non avrei dubbi a comprare. Teniamo conto poi della garanzia di Stato all’80% per i mutui giovani, che svolge un grande ruolo di aiuto per i ragazzi.

La classe energetica sta diventando una prerogativa importante nelle richieste dei clienti?
Sì, c'è sempre più attenzione a questo aspetto quando si fa un acquisto immobiliare. È chiaro a tutti che la classe energetica influenza fortemente i consumi, così come è alto l’impatto ambientale di immobili non efficienti. Però poi arriva il mercato: gli immobili nuovi, molto appetibili ed energicamente perfetti, costano molto (il maggior rialzo dei prezzi degli ultimi quattro anni è proprio su questa tipologia), mentre quelli usati hanno un costo al metro quadro decisamente più basso. Se consideriamo che l’offerta è sempre troppo limitata - a Milano in questo momento sono in vendita 13.500 immobili su una platea di 1,4 milioni di abitanti – capiamo quanto sia difficile trovare una bella casa, che sia anche di classe A.

Parliamo di lei. Chi è Andrea Lacalamita? Cosa la appassiona?
Ho lavorato più di vent’anni nel settore bancario, poi sono stato folgorato dall’idea di Homepal e ho seguito la passione. La cosa che mi appassiona di più è avere un’idea e realizzarla, vederla usare da utenti sempre più soddisfatti. Mi piacciono le sfide, conoscere le persone, le loro storie, mi appassiona la scienza, la politica e tutto ciò che è in grado di cambiare il nostro mondo. Sono sempre positivo (i miei colleghi mi chiamano “inguaribile ottimista”) e penso che abbiamo una sola vita e dobbiamo cercare di essere più felici possibile.

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