Cristina Scocchia: "La vera leadership non è potere, ma responsabilità verso tutti gli attori della filiera"
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L’Amministratrice delegata di Illy racconta a Tgcom24 come attorno al piacere di una perfetta tazzina di caffè l’azienda abbia costruito un mondo di esperienze, gusto, scienza e arte
di Paola CoppolaIllycaffè è un’azienda familiare italiana fondata a Trieste, nel 1933, da Francesco Illy. Oggi è guidata dalla terza generazione della famiglia. Andrea Illy è il presidente e Cristina Scocchia l’amministratrice delegata. È un’azienda nota e apprezzata nei cinque continenti per l’alta qualità e il gusto vellutato del suo caffè, un blend composto da nove tipi di pura Arabica che ogni giorno delizia milioni di persone a casa, in ufficio, negli hotel, ristoranti, bar. L’offerta comprende anche macchine per la preparazione della bevanda, l'Illy Art collection e gli accessori; si estende agli Illy Caffè e all’Università a tema. L’Amministratrice delegata Cristina Scocchia racconta a Tgcom24 come attorno al piacere di una perfetta tazzina l’azienda abbia costruito un mondo di esperienze, gusto, scienza e arte.
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Come è arrivata a ricoprire questo incarico?
Dopo una laurea in Bocconi sono entrata in Procter & Gamble quando ancora ero una studentessa, lavoravo di giorno e studiavo di notte. Dopo diverse esperienze marketing ho cominciato a occuparmi dell’area commerciale in Europa dell’Est, Medio Oriente e Africa, all’epoca ero l’unica donna del team, una posizione che mi ha fatto capire l’importanza dell’inclusione e della leadership d’influenza. Nel 2014 sono diventata Amministratore Delegato di L’Oréal Italia con l’incarico di riportare la filiale alla crescita dopo anni difficili; compiuta la missione, nel 2017, sono diventata CEO di KIKO, ancora una volta con l’obiettivo di riportare l’azienda alla crescita. Insieme a un team straordinario abbiamo puntato su un piano di sviluppo che comprendesse l’innovazione di prodotto, la trasformazione digitale e l’espansione geografica in Medio Oriente e Asia. Nel frattempo, ero entrata a far parte del CDA di Essilor Luxottica, Pirelli e illycaffè, azienda quest'ultima che nel 2022 mi ha nominata amministratrice delegata.
Illycaffè è un’azienda familiare italiana fondata a Trieste nel 1933, nota e apprezzata nei cinque continenti per l’alta qualità del suo prodotto. Quali sono, dal suo punto di vista, i vostri punti di forza?
Il principale punto di forza della illycaffè risiede nella qualità sostenibile del prodotto, frutto della quotidiana attenzione e cura dei dettagli lungo tutta la filiera. Basti pensare che realizziamo il nostro blend 100% Arabica selezionando solo l’1% dei migliori chicchi al mondo, acquistandoli direttamente dai produttori con i quali costruiamo una relazione di lungo periodo.
Illy però non è solo miscela di caffè ma anche un mondo di esperienze, gusto, scienza e arte, dalle macchine per la preparazione del caffè, alle tazzine d’autore per finire ai bar.
Abbiamo lavorato su tutte le dimensioni che concorrono a rendere l’esperienza del caffè illy la migliore possibile: dalle macchine che permettono di preparare a casa un caffè buono come quello del bar, alle illy Art Collection, le tazzine da collezione che uniscono la bellezza della degustazione a quella dell’arte, agli store illy in cui la ricerca costante dell’estetica e della funzionalità tipiche dell’Italian lifestyle si mescolano con la passione per il design. Lo scorso anno abbiamo celebrato i 30 anni delle illy Art Collection, le tazzine che hanno trasformato un oggetto quotidiano in una tela su cui, negli anni, si sono cimentati più di 125 noti e apprezzati artisti di fama internazionale. Penso a grandi maestri come Michelangelo Pistoletto, Marina Abramovic, Anish Kapoor, Ai Weiwei o Judy Chicago. Le illy Art Collection rendono concreta l’idea di bellezza di illy poiché chi assapora un espresso illy in una tazzina d’artista associa, nel medesimo gesto, l’aroma e il gusto del blend a un’esperienza estetica completa, visiva e tattile, di contatto con l’arte contemporanea.
Nel 1999 è stata fondata anche l’Università del Caffè, per promuovere e diffondere in Italia e nel mondo la cultura del caffè di qualità. Come nasce tale progetto?
L’Università del Caffè è il centro di eccellenza che abbiamo creato per promuovere, supportare e divulgare nel mondo, attraverso la formazione, la cultura del caffè di qualità. Nasce nel 1999 e oggi ha più di 20 sedi nel mondo, oltre all’Headquarters di Trieste. L’attività formativa è pensata per offrire a chiunque sia coinvolto nella filiera produttiva - dai coltivatori ai professionisti dell’ospitalità ai consumatori - la possibilità di crescere e migliorare. Dalla sua creazione a oggi l’Università del Caffè ha formato più di trecentocinquantamila persone. L’apertura delle aule dell’Università del Caffè in quasi tutti i continenti permette di essere presenti sul territorio con docenti specializzati, oltre a soddisfare le esigenze specifiche locali.
Ci può parlare anche del progetto illy Chef Ambassador?
Illy Chef Ambassador è il progetto dedicato agli appassionati di caffè di qualità e alta cucina. Per la prima volta abbiamo realizzato, insieme a una rosa internazionale di chef stellati, un blend di caffè su misura studiato insieme a ognuno di loro e presentato esclusivamente nei loro ristoranti. Da Massimo Bottura a Richard Camarena, da Antonia Klugmann a Felipe Rodriguez o Niko Romito, sono 24 i partecipanti attuali al programma Illy Chef Ambassador, a cui si aggiungono di anno in anno, in tutto il mondo, altri autorevoli nomi del fine dining internazionale, che condividono con illycaffè i valori fondamentali di ricerca, creatività, qualità e sostenibilità.
Qual è il vostro approccio con la sostenibilità?
Per Illy il principio guida del fare impresa è la creazione di valore per tutti gli attori coinvolti lungo la filiera produttiva. Orientiamo le nostre strategie verso un modello di business sostenibile capace di determinare vantaggi competitivi per l’azienda, integrando obiettivi economici con aspetti di natura sociale e ambientale. Nel 2021 Illy è stata la prima azienda italiana del caffè a ricevere la certificazione B-Corp.
Ci sono progetti futuri che può anticiparci?
Se restiamo nell’ambito della sostenibilità, negli ultimi anni il tema ambientale è stato ampiamente studiato dall’azienda, nella consapevolezza che la capacità di andare verso una società che decarbonizza, in cui i singoli business e le singole persone possono fare la differenza, rappresenta un passaggio fondamentale nella lotta contro il cambiamento climatico. Per questo motivo stiamo attuando una precisa strategia per arrivare a essere carbon neutral entro il 2033 e Net Zero entro il 2050. Il programma pluriennale prevede l’utilizzo delle migliori tecnologie disponibili e della ricerca applicata alla materia prima e ai processi produttivi, la cosiddetta agricoltura rigenerativa.
Nel corso della sua carriera ha ricevuto importanti riconoscimenti, tra cui la Mela d’Oro per il Management nel 2015 e Miglior CEO per la categoria Retail ai CEO Italian Awards 2019 e ha ricoperto incarichi altrettanto importanti, qual è la chiave del suo successo? Quale consiglio si sentirebbe di dare a qualcuno che volesse intraprendere il suo percorso?
Non credo che ci sia un percorso predefinito in termini di esperienze didattiche o lavorative per diventare un buon leader. Coraggio, determinazione e tanto impegno sono caratteristiche basilari, che devono accompagnarsi a una grande capacità analitica, ma anche a una buona dose di intelligenza emotiva. Testa e cuore devono andare a braccetto. Mi sentirei di incoraggiare le giovani generazioni a farsi portavoce di una leadership che non sia potere, ma responsabilità nei confronti di tutti gli attori della filiera. Ritengo che sia questo il profilo valoriale e professionale di cui abbiamo bisogno oggi per costruire un futuro davvero sostenibile.