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L'Head of Growth di NeN parla a TgcomLab del primo fornitore di energia e gas completamente digitale e sostenibile
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NeN, di proprietà di Yada Energia, start up del Gruppo A2A, è il primo fornitore di energia e gas completamente digitale e sostenibile. Si autodefinisce una EnerTech, cioè un’azienda a metà tra una tech company e una energy company. Il suo obiettivo è, infatti, quello di migliorare il mondo dell'energia attraverso la tecnologia. TgcomLab ne ha parlato con Daniele Francescon, Head of Growth di NeN e pioniere del progetto.
Quando e come è nata NeN?
NeN è un progetto del Gruppo A2A, di cui rappresenta a tutti gli effetti un'iniziativa di corporate entrepreneurship, con un investimento importante per lo sviluppo. Il progetto è nato circa due anni fa, si è sviluppato e NeN è oggi a tutti gli effetti una società di energia fatta e finita, di cui A2A è il primo investitore. Parliamo di NeN come una "navicella" che si è staccata dal gruppo per esplorare i territori digitali e le nuove generazioni di consumatori di energia.
Come funziona?
È molto semplice, funziona come un abbonamento: basta una scansione dell'ultima bolletta per ottenere una rata personalizzata al centesimo sulla base dei propri consumi, che rimane la stessa per un anno. Questo garantisce la prevedibilità della spesa in luce e gas - comprensiva di tutti i costi fissi e variabili - con un prezzo della materia prima che rimane bloccato per 36 mesi. Inoltre, eliminiamo il concetto di conguaglio, ragionando sempre con visibilità al futuro: qualsiasi scostamento rispetto alla rata (al rialzo o al ribasso) viene spalmato sulla rata dell'anno successivo, ovviamente dopo aver avvisato l'utente. Paghi quello che consumi, ma sai sempre in anticipo quanto ti costerà l'energia di casa. Tramite l'app, infine, è possibile monitorare i consumi, in modo da tenere sotto controllo la storia della propria rata, e capire come stiamo consumando.
Qual è il vostro elemento di forza?
Le persone. Siamo un gruppo di creativi, amanti delle sfide, molti con zero esperienza nel mondo dell'energia. Questo ci permette di disegnare soluzioni che vengono da quello che scopriamo più che da quello che pensiamo di sapere. Per scoprire, usiamo gli utenti e rispondiamo con un'esperienza coerente in ogni cosa che facciamo: comunicazione, tecnologia, trasparenza e semplicità. In questo senso, essere 100% digital è un grande punto di forza: la tecnologia è lo strumento che ci permette di rendere il nostro servizio di fornitura di energia trasparente, accessibile, semplice da capire e da usare.
E poi, la sostenibilità dell'offerta. NeN è verde davvero perché compra il 100% della sua energia da produzioni rinnovabili e made in Italy. Rispetto ai quei fornitori che effettuano operazioni di "pulizia" dell'energia, per cui - nel rispetto della normativa europea - è possibile proporre offerte "green" anche acquistando energia prodotta in modo non green, NeN acquista interamente il volume servito da una produzione rinnovabile. Questo significa che la nostra energia proviene al 100% da centrali eoliche, idroelettriche e solari sparse sul territorio nazionale.
Quali sfide vi aspettano?
La prima sfida è dimostrare che si può vendere energia senza stressare le persone, con un modello per cui esiste un'identità di marca che attrae i clienti invece di andare verso di loro in modo invasivo. La seconda sfida è arrivare a servire più di 500k NeNner entro i prossimi 5 anni. Ma le sfide non sono solo di "numeri": ci piacerebbe, attraverso il linguaggio e il digitale, dare un contributo significativo nel rendere più trasparente l'intero settore. Vogliamo cambiare la "grammatica" dell'energia.
Qual è la competenza più importante chiesta a un manager oggi?
Sono due. La prima è la capacità di comunicare in modo chiaro. La seconda è quella di leggere e interpretare i numeri e, quindi, di disinnamorarsi rapidamente delle cose che non funzionano, contro la tentazione tipica di difendere il proprio operato a prescindere dai risultati.
Quale consiglio dà a chi vuole intraprendere una carriera nel settore in cui opera?
Il settore in cui opero è quello dei prodotti digitali, più che quello dell'energia. Il consiglio che do è di guardare alle start up: ce ne sono tantissime, e ci sono opportunità di vedere cose molto varie e di imparare tantissimo. Scegliete quelle guidate da fondatori che vi ispirino e con una missione in cui vi ritroviate.
Come la pandemia ha cambiato e sta cambiando il settore?
Il settore era già in trasformazione prima della pandemia. La crisi, però, ha sicuramente accelerato i processi di digitalizzazione a 360 gradi; un'accelerata che, ovviamente, avrà impatto anche sul settore energy.
Come si tiene aggiornato?
Cerco di non farmi mai mancare stimoli: libri, newsletter, podcast. Ma trovo che la cosa più arricchente sia il confronto con i colleghi di altre aziende: in NeN, abbiamo la fortuna di condividere l'ufficio - uno spazio di 4.100 mq a Milano - con alcune altre start up del digitale e questo è un ottimo modo per contaminarsi, aggiornarsi e imparare dal confronto con gli altri.
Come trascorre il suo tempo libero?
Faccio il papà e il marito, suono la chitarra, leggo qualche libro e faccio sport (anche se meno di quanto vorrei).
Energia, il futuro è digitale?
Il presente è digitale. Non credo abbia senso scindere i due mondi, ma credo che il settore dell'energia stia attraversando una trasformazione simile a quella che ha già rivoluzionato altri settori, come la finanza, la telefonia o la GDO, e nei paesi anglosassoni è già in atto da qualche anno. Stimiamo che, nei prossimi 5 anni, circa 5 milioni di contratti di energia saranno stipulati online da nuovi utenti che si aspettano servizi digitali e personalizzati. NeN è nata per anticipare e guidare questa trasformazione.