Elisabetta Franchi: "La chiave del mio successo? La grande attenzione all’eleganza"
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La stilista racconta a Tgcom24 come la perseveranza sia stata la chiave per la realizzazione del suo sogno di bambina
di Paola CoppolaLa storia di Elisabetta Franchi inizia a Bologna nel 1996, quando la designer fonda un piccolo atelier con solo cinque collaboratori. Nel 1998 nasce Betty Blue SpA, proprietaria del marchio Celyn b fino al 2012, anno in cui la stilista decide di firmare le proprie collezioni con il suo nome e dar vita così al brand Elisabetta Franchi. Collezioni di pret-à-porter Made in Italy che devono il proprio successo a un mix unico di qualità, eccellenza e cura dei particolari. In poco più di un decennio, il brand Elisabetta Franchi ha superato i 160 milioni di fatturato, forte di una distribuzione capillare in tutto il mondo, con oltre 1.130 boutique multibrand e 100 monomarca, dislocate nelle più importanti città in Europa, Medio Oriente e Asia.
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Chi è Elisabetta Franchi? Quali aggettivi sceglierebbe per descriversi?
Gli aggettivi che sceglierei per dire chi sono sono due: il primo è "solare". Sono una persona che si sveglia sempre con il piede giusto. Il secondo aggettivo invece, è "responsabile". Il senso di responsabilità mi affianca da sempre e mi ha sempre donato la determinazione.
Possiamo dire che la sua azienda è la realizzazione di un sogno che aveva fin da bambina?
Sì, da piccola avevo un sogno: quello di vestire le donne del mondo, la mia azienda è stata una piacevole e voluta conseguenza di quel progetto.
Lei ha riscritto le regole del prêt-à-porter con eleganza e seduzione. Ha creato uno stile femminile che evoca un lusso “possibile” con un’attenzione impeccabile alla qualità e un’eleganza raffinata nel segno del Made in Italy. Qual è la chiave di questo successo?
Rispondo con la stessa parola che lei ha usato nella domanda: "attenzione".
Perché la chiave del successo del mio brand è stata proprio la grande, grandissima, attenzione all’eleganza.
Entrare in un negozio Elisabetta Franchi significa ritrovarsi nel salotto della fashion designer, ogni dettaglio evoca un senso di lusso sofisticato, tra artigianalità, glamour e raffinatezza.
Lo store è la casa dell’abito che inserisco in ogni collezione, è un contenitore su strada dove trasmettere a pieno il concept del mio brand. Chi entra nei nostri negozi ha la possibilità di vivere a pieno un’experience completa.
Dando uno sguardo alla moda internazionale, Elisabetta Franchi è presente in Europa, Medio Oriente e Asia. I mercati stanno cambiando?
In realtà il mercato non cambia, ma nel mio caso sto portando a termine più bandiere in città di tutto il mondo.
Qual è il suo approccio sul tema della sostenibilità?
Da anni sono socia di LAV per la difesa e tutela dei diritti degli animali. Già dal 2012 ho iniziato a eliminare la piuma d’oca e la lana d’angora dalle mie collezioni, fino all’eliminazione della pelle dalla maggior parte dei prodotti. Siamo stati la prima azienda in Italia ad aver eliminato l’uso della pelliccia per vanità. Sono fiera del mio percorso e penso di aver in qualche modo contribuito a questa presa di consapevolezza. Una consapevolezza che si è trasformata in una responsabilità sociale, elemento fondamentale della sostenibilità che stiamo costruendo passo dopo passo all’interno del settore moda.
Elisabetta Franchi ha vestito star di Hollywood del calibro di Angelina Jolie, Kate Hudson, Jessica Alba, Emily Blunt, Jennifer Lopez, Lady Gaga, Kendall Jenner, Dita Von Teese e Kourtney Kardashian. Hanno sfoggiato i suoi abiti in occasione di red carpet ed eventi internazionali. Come ci si sente?
Mi sento orgogliosa di essere arrivata fin dove mi trovo, ma la stessa emozione la provo quando entro in un locale alla moda dove ci sono tante donne comuni vestite EF.
Uno dei pilastri della sua intera esistenza si basa sul suo essere una Self made woman di successo che ha realizzato una realtà internazionale. Quale consiglio da a una persona che vorrebbe intraprendere il suo percorso?
Una sola e semplice parola: perseveranza. Condita da una visione molto chiara, il resto d’altronde, la storia, la fai tu. E solo con la lente a fuoco puoi puntare all’obiettivo, senza farti distrarre da chi vuole solo disturbare il tuo progetto.
Lei è da sempre attiva in prima persona anche nella difesa dei diritti degli animali. Ha infatti creato la Fondazione Elisabetta Franchi Onlus.
Fin da bambina ho sempre sofferto nel vedere animali indifesi e oggi attraverso la mia Fondazione ho finalmente potuto dar loro voce e aiuto concreto.