STORIE DI SUCCESSO

Gianmaria Feleppa: "Ecco come i social media possono democratizzare il mondo della finanza"

Il fondatore di Ucapital24 racconta a Tgcom24 lo sviluppo del primo social network nel mondo della finanza che permette a chiunque di crescere sfruttando le potenzialità dell'economia globale

di Paola Coppola
06 Lug 2023 - 12:37

Nato a fine dicembre 2017 da un’intuizione di Gianmaria Feleppa, Ucapital24 è il primo social network economico e finanziario, il cui obiettivo è quello di diventare un punto di riferimento nell’offerta di servizi informativi e formativi di carattere economico-finanziario. La piattaforma è anche un canale di comunicazione multifunzionale, dove potersi aggiornare in tempo reale sulle notizie finanziarie da tutto il mondo, attraverso la sezione media con tutte le più importanti tv economiche, uno streaming live delle notizie e un tool integrato per la creazione e gestione di webinar e workshop. UCapital24, una società di UCapital Group, un ecosistema fintech di imprese attive nella finanza, nella tecnologia e nei media, si è quotata in borsa a novembre 2019 e ha una sede a Milano, Londra e New York. Il fondatore racconta a Tgcom24 lo sviluppo del primo social network nel mondo della finanza che, in modo democratico, permette a chiunque di crescere sfruttando le potenzialità dell'economia globale.

Gianmaria Feleppa: "Ecco come i social media possono democratizzare il mondo della finanza"

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© Tgcom24
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Come nasce l’idea di realizzare UCapital24?
Svolgendo la mia attività di operatore finanziario, negli ultimi anni mi sono reso conto che questo settore non stava ancora cogliendo la vera essenza del cambiamento tecnologico a cui noi tutti quotidianamente ci stiamo adeguando. I social media sono diventati oggi non solo dei competitors reali, ma sono, insieme, il più grande mezzo di comunicazione. Sono dei diversi ecosistemi digitali. Facebook, per esempio, viene utilizzato con lo stesso principio di un incontro in bar o in discoteca, mentre LinkedIn con lo stesso principio di un convegno professionale in cui si ha modo di connettersi con persone business.
UCapital24 nasce, allora con l'obiettivo di creare un nuovo social media dedicato al mondo della finanza e dell'economia, in tutto il mondo. Un ecosistema digitale per il business gratuito e accessibile a tutti, in cui non ci sono più barriere tra aziende e investitori, risparmiatori e banche, senza asimmetrie informative. Al tempo stesso gli utenti hanno modo di ottenere i migliori servizi fintech adatti a tutti. Si democratizza il mondo della finanza e, come la storia ci ha insegnato, ci si evolve in nuovi modelli di business che consento il progresso tecnologico.

Qual è la chiave del vostro successo ? Quali sono i vostri punti di forza?
L'intero gruppo UCapital è unico al mondo. L'innovazione più grande sta nel fatto di aver aggregato diverse attività all'interno di un unico ecosistema fintech, composto da diverse aziende che creano valore in modo sinergico consentendo ai nostri utenti di trarne molteplici benefici. Al social network, infatti, sono collegate le televisioni di tutto il mondo, provider di notizie, servizi fintech per l'accesso a potenziali investitori provenienti da qualsiasi continente. Il nostro non è solo un ambiente in cui è possibile relazionarsi con gli altri operatori, è un sistema digitale in cui si può fare business con qualsiasi operatore.
Grazie a noi si ha una maggiore potenzialità in termini di crescita, riducendo notevolmente i costi. Inoltre, consentiamo a tutti di poter crescere sfruttando le potenzialità dell'economia globale fornendo ai piccoli le stesse "armi" dei grandi player.

Possiamo dire che UCapital24 ha rivoluzionato il mondo della finanza dandole un social network e creando una grande community multilingue?
Sì, certo, sta sicuramente rivoluzionando il mondo della finanza. Siamo solo all'inizio e quello che stiamo costruendo ora sono solo le basi della grande rivoluzione che faremo in tutta l'industria finanziaria. In futuro tutti gli operatori finanziari dovranno necessariamente adeguarsi e noi siamo solo i primi che lo hanno fatto e per questo cercheremo di sfruttarne i vantaggi.

UCapital24, però, non è solo una community ma offre anche diversi servizi di market intelligence. Può parlarcene?
UCapital24 è un social media fintech. Vuol dire che, come tutti i social media, ha il primo grande obiettivo di creare una community per poi offrire loro dei servizi. L'advertising è il primo servizio che tutti i social media offrono per creare valore e anche noi ovviamente lo faremo ma offrendo non solo la possibilità di ottenere visibilità per i propri prodotti e servizi, ma anche consentendo alle aziende di individuare potenziali investitori in target con le proprie esigenze.
Consentiamo inoltre alle aziende di pubblicare dei roadshow per presentare nuovi prodotti e per pubblicizzarsi verso la comunità finanziaria internazionale. Oltre a questi servizi, offriamo soluzioni fintech per gli operatori dei mercati. Tra questi abbiamo la market intelligence, una piattaforma premium che sostanzialmente permette di ottenere gli stessi servizi di una piattaforma come Bloomberg, ma adattati e adatti a tutti.

Oltre a Milano e a Londra siete approdati anche in America stabilendo una sede a New York, a Wall Street. Come cambia la cultura finanziaria americana da quella europea?
Totalmente. Il sistema americano è sostanzialmente diverso per una questione culturale oltre che per un diverso approccio mentale verso il business. In Europa si fa fatica ad accettare le innovazioni e il business è gestito in modo conservativo, ci sono molte barriere mentali. Negli Stati Uniti è esattamente l'opposto. Non si fa fatica ad accettare l'innovazione ma, al contrario, si è stimolati nel lavorare in tal senso, non ci sono barriere mentali verso imprenditori giovani o che non appartengono a determinate lobby. È questo il grande vantaggio del sistema americano ed è questo il motivo per cui ho deciso di sbarcare oltre oceano.

Gli avvenimenti degli ultimi anni hanno condizionato il vostro business?
Sì, in diversi modi. UCapital24 si è quotata in borsa come una vera start up a distanza di un solo anno dalla sua nascita. La quotazione era solo l'inizio del nostro percorso e proprio in quella fase è scoppiato il covid che non ci ha permesso di lavorare nel modo in cui avremmo dovuto fare in quella delicata fase. Se questo da un lato ci ha indebolito causando non pochi problemi, dall'altro ci ha consentito di ideare e sviluppare nuovi modelli di business che oggi stiamo mettendo sul mercato. Inoltre, l'intelligenza artificiale ha fatto passi da giganti in questi tre anni portando ulteriori cambiamenti che produrranno effetti ancora diversi in futuro. Noi cerchiamo di intercettare tali cambiamenti e di sfruttarne i vantaggi.

Dietro UCapital24 si cela UCapital Group di cui lei è fondatore. Ci racconta cos'è?
UCapital è un ecosistema fintech, un gruppo attivo nella finanza, nella tecnologia e nei media. La nostra caratteristica è che queste tre aree le sviluppiamo in modo coerente e parallelo. Le diverse aziende del gruppo agiscono in modo sinergico nello sviluppo di tecnologie e servizi finanziari, utilizzando il social network come community globale. Sostanzialmente, grazie al social media, gestiamo un mercato che ci dice ciò di cui ha bisogno e ciò che dobbiamo offrire per soddisfare quei bisogni.
I nostri servizi, quindi, saranno sempre al passo con i tempi. Ecco la forza del nostro ecosistema. Prese singolarmente le società del gruppo non avrebbero la possibilità di competere a livello globale, ma aggregate tra di loro all'interno del gruppo UCapital non hanno alcun competitor nel mondo finora.

Quali progetti futuri può anticiparci?
Come dicevo prima siamo solo all'inizio e stiamo costruendo solo le basi di quello che faremo in futuro. Siamo una realtà innovativa incentrata costantemente sull'innovazione e sulla ricerca e sviluppo. Stiamo lavorando a delle nuove tecnologie che consentiranno a tutte le imprese europee di poter competere su scala globale. È uno dei nostri grandi obiettivi su cui ci stiamo impegnando parecchio. UCapital inoltre punta a diventare un vero bridge tra gli investitori americani e le aziende del Vecchio Continente. Anche in virtù di questo ci stiamo strutturando nel modo giusto e stiamo investendo negli Stati Uniti. Dal punto di vista societario, abbiamo fatto diverse operazioni volte a un rafforzamento del gruppo che sarà sempre più attivo non solo in Italia.

Parlando di lei, immagino che sacrificio e nottate siano state una costante soprattutto all’inizio di questo progetto. Cosa l’ha spinta a non mollare ? Che consiglio si sente di dare a chi vuole intraprendere un percorso come il suo, nel suo campo?
Come per tutti i grandi progetti e le grandi sfide c’è bisogno di un duro lavoro e della forza per affrontare inevitabili ostacoli e difficoltà. Chi decide di essere un imprenditore sa di dover affrontare un percorso che alle volte sembra davvero insidioso, soprattutto in paesi come l'Italia. La differenza però tra chi riesce a cambiare le cose e chi invece molla prima del previsto la fanno la passione e la visione. Io credo che quando si crede fortemente in ciò che si fa, si riesce a trovare la forza per rialzarsi a ogni caduta e anzi si ha la capacità di sfruttarne i vantaggi di quegli ostacoli per capovolgere la situazione.
Molte persone, spesso, intraprendono delle attività con l'unico vero scopo immediato di guadagnare soldi. Io credo che i soldi siano solo un mezzo e che in ogni caso siano una conseguenza del valore che si crea. Quando si ha un progetto e una visione, lavorando sodo e avendo la forza di affrontare tutte le difficoltà che, in qualunque settore, un percorso ambizioso comporta, i risultati arriveranno certamente. È fondamentale però avere la passione e una visione che facciano da road map verso l'obiettivo finale. Purtroppo, spesso si eè da soli perché pochi riescono a comprendere gli sforzi che si devono fare in alcune situazioni, ma le grandi sfide richiedono sempre grandi sacrifici che bisogna essere disposti a compiere se si vogliono raggiungere traguardi importanti.

Può raccontarci qualcosa di lei? Cosa lo appassiona?
A differenza di quanto spesso possa apparire visto il ruolo che ricopro, sono un uomo molto semplice. Sono sempre stato uno spirito libero e con la voglia di conoscere le diverse culture. Viaggio molto da quando sono ragazzo e questo mi ha permesso di aprire la mente. Mi piace molto lo sport, anche se ora non ho molto tempo a disposizione per praticarlo, ma mi appassiona il percorso che c’è dietro un'impresa sportiva. È, infatti, molto simile a un percorso imprenditoriale. Amo il mare che mi permette di rifocillare la mente e di ricaricarmi soprattutto quando ho modo di andare in barca. Infine, sono un appassionato di auto da corsa. Più che altro credo che la velocità sia ciò che mi ha accompagnato da sempre e che mi ha sempre dato l'adrenalina per andare avanti.

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