storie di successo

Marco Armellino: "La sostenibilità è un percorso graduale che passa dall'impegno di ognuno"

Il co-founder di AWorld racconta a TgcomLab come la piattaforma può aiutare le persone a creare abitudini sostenibili in modo divertente e concreto

di Paola Coppola
27 Gen 2025 - 10:20

AWorld è la piattaforma che guida e incoraggia le persone a vivere in modo sostenibile e a ridurre la propria impronta di carbonio. Creata in Italia, AWorld ha collaborato con le Nazioni Unite e la Commissione Europea sull'obiettivo comune di guidare l’educazione globale verso gli Obiettivi di Sviluppo Sostenibile e promuovere la cittadinanza attiva. Con il supporto alla campagna ACT Now delle Nazioni Unite, la piattaforma è promossa e impiegata in 193 paesi (praticamente tutti tranne la Corea del Nord), più di cento sono i clienti corporate e la base utenti è di oltre un milione di persone. Il co-founder Marco Armellino racconta a TgcomLab come AWorld può aiutarci a creare abitudini sostenibili e come intende crescere in futuro.
 

Marco Armellino: "La sostenibilità è un percorso graduale che passa dall'impegno di ognuno"

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Come nasce AWorld?
AWorld nasce da un’idea condivisa da me, Alessandro Armillotta e Alessandro Lancieri: volevamo creare uno strumento in grado di trasformare l’impegno individuale verso la sostenibilità in un impatto reale e misurabile per il Pianeta. Nella nostra vita professionale precedente a AWorld abbiamo lavorato in ambito ecommerce, lanciando alcuni progetti internazionali. L’incontro con la realtà del fast fashion ci ha portati a riorientarci verso un progetto che avesse un valore profondo, non solo economico, ma anche ambientale e sociale. Grazie a un mix di tecnologie avanzate e gamification, AWorld ha presto attirato l'attenzione delle Nazioni Unite che nel 2020 hanno scelto AWorld come app ufficiale per la campagna ActNow, segnando una svolta importante per la startup e confermando la sua missione a livello globale.

A che punto sono entrate in gioco le Nazioni Unite?
Le Nazioni Unite sono entrate in gioco in un momento cruciale per noi, dando al nostro progetto un riconoscimento e una visibilità straordinaria. Nel 2020, in piena pandemia, siamo stati selezionati come piattaforma ufficiale per supportare la campagna globale ActNow, dedicata a promuovere l'azione individuale contro il cambiamento climatico e a favore della sostenibilità. Questo avvenimento ha rappresentato un vero punto di svolta. La decisione delle Nazioni Unite di collaborare con AWorld è nata dal nostro approccio unico, che combina gamification, contenuti educativi e strumenti di misurazione per coinvolgere gli utenti e renderli consapevoli dell’impatto positivo delle loro scelte quotidiane. Da allora, AWorld ha potuto contare su un legame forte con l'ONU, che ci ha permesso di raggiungere un pubblico globale e di consolidare la nostra missione come strumento educativo e di mobilitazione per la sostenibilità. Dal 2020 a oggi la nostra è diventata la piattaforma leader mondiale per l’educazione, il coinvolgimento delle persone e la promozione di azioni concrete contro il cambiamento climatico.

Qual è la chiave del vostro successo?
La chiave del successo di AWorld sta nell'aver reso semplice e coinvolgente per le persone un tema che spesso viene percepito come estremamente complesso. Dall’altra parte abbiamo fornito alle aziende e organizzazioni uno strumento intuitivo "chiavi in mano" per coinvolgere utenti, dipendenti e clienti, con un'interfaccia user-friendly e contenuti pronti all'uso. Questo approccio semplifica il percorso verso la sostenibilità di persone e aziende e rende AWorld accessibile a un ampio pubblico, dai neofiti agli esperti, mantenendo alta la motivazione grazie a contenuti interattivi, quiz e premi basati su azioni concrete.
Inoltre, con l’introduzione delle normative CSRD (Corporate Sustainability Reporting Directive), le aziende sono sempre più chiamate a misurare e comunicare il proprio impatto ambientale, sociale e di governance. AWorld, grazie al suo sistema di monitoraggio e alle funzioni di reportistica, diventa uno strumento strategico per adempiere a questi requisiti, offrendo una soluzione completa e integrata per raccogliere dati, generare report e dimostrare l’impegno verso la sostenibilità.

L’introduzione dell’Intelligenza artificiale possiamo dire che ha rappresentato un punto di svolta decisivo per la sostenibilità...
Assolutamente sì, l’Intelligenza artificiale è stata un elemento chiave per rendere AWorld ancora più efficace e personalizzata. Il nostro sistema di AI proprietario analizza le abitudini degli utenti e suggerisce azioni sostenibili personalizzate e contenuti in linea con gli interessi e le necessità educative degli utenti. Inoltre l’AI di AWorld personalizza anche l’esperienza di gioco creando missioni personali e collettive e adattandole al livello di conoscenza e agli interessi di ciascun utente.
Un’altra applicazione dell’AI è il la misurazione dinamica dell’impronta di carbonio: raccogliendo dati in particolare di mobilità, la piattaforma aggiorna in tempo reale il carbon footprint personale, permettendo all’utente di visualizzare l’impatto delle proprie azioni in modo immediato. Queste funzioni rendono l’AI di AWorld un vero "co-pilota" per la sostenibilità, in grado di accompagnare e motivare ogni utente nel suo percorso verso uno stile di vita più sostenibile.

Nella nuova versione è presente anche un sistema di premialità. Di cosa si tratta?
AWorld 2.0 introduce un sistema di premialità avanzato che si affianca al sistema di gamification basato sul sistema di classifiche e leghe. Completando le missioni assegnate gli utenti possono guadagnare punti con cui ottenere premi nel marketplace. A oggi il marketplace di AWorld sta ampliando la propria offerta. In futuro potrebbe proporre premi sempre più su misura in base agli interessi di sostenibilità degli utenti e includere opzioni di donazione per cause ambientali e sociali.

Dando uno sguardo alla situazione internazionale, come cambia l’approccio a questo nuovo modo di agire per un mondo più sostenibile?
A livello globale la sostenibilità sta diventando un imperativo condiviso da governi, istituzioni e cittadini. L’impegno istituzionale è sempre più visibile nelle politiche internazionali e nei programmi promossi da organizzazioni come le Nazioni Unite e l’Unione Europea, che spingono le società verso obiettivi di decarbonizzazione e stili di vita più responsabili. Questa pressione normativa riflette una crescente consapevolezza culturale: nei principali mercati, i cittadini chiedono prodotti, servizi e modalità di interazione che rispettino l’ambiente e che li aiutino a ridurre il proprio impatto. In risposta, molte aziende globali stanno collaborando con enti pubblici e ONG per costruire esperienze e piattaforme capaci di guidare e motivare i consumatori verso scelte più sostenibili. In questo contesto, AWorld si distingue come un alleato strategico per organizzazioni e istituzioni che desiderano coinvolgere i propri stakeholder in un percorso di sostenibilità attivo e personalizzato. Il nostro obiettivo è migliorare la comprensione dei temi ambientali e incoraggiare azioni concrete, connettendo quindi la consapevolezza globale alle scelte individuali.

Quali sono le buone pratiche più diffuse tra gli utenti italiani e internazionali?
Tra gli utenti italiani e internazionali di AWorld, alcune buone pratiche sostenibili stanno emergendo come abitudini condivise. In Italia molti utenti si concentrano su azioni orientate al risparmio energetico e all’adozione di trasporti a basso impatto, come il car sharing e l’uso della bicicletta. Le sfide proposte dall’app incoraggiano un uso consapevole dell’energia domestica e incentivano spostamenti più sostenibili. A livello internazionale, le pratiche comuni includono la riduzione delle emissioni di CO2, con azioni che riguardano la mobilità quotidiana, l’ottimizzazione degli acquisti e la riduzione degli sprechi alimentari. L’app offre la possibilità di tracciare questi comportamenti nel tempo e fornisce feedback personalizzati in base ai progressi dell’utente.
Sia in Italia che all’estero, la percezione è che un cambiamento nello stile di vita delle persone sia davvero in corso: per quanto graduale, si tratta di una trasformazione tangibile.

Ci sono progetti futuri che puoi anticiparci?
Il nostro obiettivo è sviluppare dinamiche sempre più coinvolgenti, divertenti, dinamiche personalizzate per trasformare il cambiamento in un'opportunità. La sostenibilità è un percorso progressivo non un cambiamento che può avvenire da un giorno all’altro. Ci sono sempre più esempi di app che utilizzano logiche di gioco, sfida, community e premialità per incentivare le persone a imparare, a fare attività fisica, a migliorare il proprio benessere. Penso a Duolingo per le lingue, Strava per l’attività fisica, Headspace per la meditazione, e tante altre. Pensiamo di poter presto arrivare ai numeri di queste aziende prendendo tutto il meglio da questi modelli e arricchendolo con l’esperienza che il nostro team ha sviluppato in questi anni e con le grandi opportunità offerte dalle nuove tecnologie come l’AI.

Puoi raccontarci qualcosa su di lei? Cosa l’appassiona?
Il mio percorso per arrivare qui ad AWorld è stato abbastanza particolare. Ho sempre unito la passione per la tecnologia e la comunicazione a quella per materie umanistiche. Ho scelto di laurearmi in storia per poi studiare comunicazione multimediale. Ho cofondato un'agenzia di comunicazione e sviluppo ecommerce in cui ho lavorato per 13 anni. Ma ho sempre avuto l’aspirazione di dedicarmi a un lavoro che avesse una finalità sociale e ambientale. Quando è nata l’idea di AWorld mi sono trovato al posto giusto, nel momento storico giusto e soprattutto con le persone giuste, i miei soci e i primi collaboratori per avviare questa impresa. Oggi sono interessato alle tante soluzioni tecnologiche che stanno nascendo per rendere il nostro futuro più sostenibile. Allo stesso tempo, mi affascina profondamente lo studio dell’Intelligenza artificiale che, sono convinto, possa cambiare le nostre vite in meglio se utilizzate per fini positivi. Senza ovviamente trascurare o negare anche i rischi potenziali. Viviamo sicuramente un’epoca affascinante.

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