Natanaele Senesi: "Ecco come la mia passione per il modellismo radiocomandato è diventata un'azienda"
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Il giovane imprenditore racconta com'è iniziata la sua attività e quali sono i prossimi obiettivi
La passione per il modellismo radiocomandato è diventato prima un lavoro e oggi un'azienda per Natanaele Senesi, fondatore della Senesi Motorsport, oggi marchio di riferimento per tutti i modellisti. Fornendo la vendita al dettaglio di prodotti e ricambi per modellismo R\C con particolare attenzione al settore “racing”, servizi di preparazione pre-gara e post-gara, di montaggio dei modelli e di assistenza in pista, l'azienda creata dal giovane imprenditore vuole mettere i suoi clienti nella condizione di competere sempre al massimo livello e con i migliori prodotti possibili. A TgcomLab racconta com'è iniziata la sua attività e quali sono i prossimi obiettivi.
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Come è arrivato a ricoprire l'incarico attuale?
Sono il proprietario della Senesi Motorsport, azienda che opera nell’ambito del modellismo R\C con particolare attenzione al settore “racing”. Il nostro core business ruota attorno al nostro e-commerce tramite cui vendiamo prodotti a nostro marchio, distribuiamo articoli dei migliori brand del settore e offriamo servizi dedicati per ogni appassionato.
Il mio ruolo è quello di gestire tutta la parte amministrativa e burocratica dell’azienda che, a oggi, tra dipendenti e collaboratori esterni conta una decina di persone. Inoltre, cerco di essere sempre vigile e informato su ogni minimo aspetto che riguarda il mio brand, dalla comunicazione alla singola evasione degli ordini dei clienti.
Com'è nata la sua azienda?
Ho aperto la Senesi Motorsport a febbraio 2020, contemporaneamente all’inizio del mio percorso universitario presso la facoltà di Giurisprudenza dell’Università Cattolica del Sacro Cuore di Milano.
Qual è l'elemento di forza della sua azienda?
L’elemento di forza della mia azienda è l’elevata professionalità del personale. La qualità dei servizi proposti, la tempestiva risposta alle più svariate esigenze e richieste dei nostri clienti ha contraddistinto fin dall’inizio il nostro modus operandi. Infatti, la scelta da me intrapresa è stata quella di puntare non solo su una linea di prodotti a nostro marchio, ma soprattutto di offrire servizi a 360° in modo che il cliente abbia sempre le migliori prestazioni possibili sul campo di gara e possa dunque essere sempre competitivo.
Quale consiglio dà a chi vuole intraprendere una carriera nel suo settore?
In generale mi sento di consigliare di seguire sempre le proprie passioni perché penso che con determinazione e sacrificio si possano sempre raggiungere i propri obbiettivi, tant’è che uno degli slogan di cui mi faccio portavoce soprattutto tramite i canali social dell’azienda è #hardworkpaysoff.
Al momento ritengo che il mercato, nel mio specifico settore, sia saturo di negozi sia fisici che on-line i quali oltre alla semplice vendita di prodotti non offrono molto di più al cliente. Perciò, penso che ci sia comunque molto spazio per chi abbia voglia di mettersi in gioco con idee innovative e fuori dagli schemi.
Come è stato toccato il suo settore dall’emergenza covid?
La mia visione dell’emergenza covid è al quanto differente da quella di un qualsiasi altro imprenditore, in quanto il giorno stesso dell’apertura della mia partita Iva è stato dichiarato lo “stato d’emergenza”, con la successiva chiusura dei confini regionali. Per questo motivo e viste le restrizioni che erano in vigore, i nostri primi due anni di attività non sono stati vissuti appieno e abbiamo quindi fin da subito dovuto provare a reinventarci e affrontare questo primo ostacolo che, però, ci ha permesso di sviluppare servizi ad hoc per i nostri clienti che ora ci contraddistinguono sul mercato.
Come si tiene aggiornato?
Dal punto di vista dell’informazione e della divulgazione, a differenza di qualche anno fa quando vi erano riviste cartacee, ai giorni nostri il settore in cui operiamo ruota attorno ad alcuni siti del settore che pubblicano quotidianamente on-line e sui propri canali social.
Quanti anni ha e come trascorre il suo tempo libero?
Sono del 1999, perciò a settembre di quest’anno compirò 24 anni. Essendo riuscito a trasformare la mia passione in lavoro, ritengo di essere già molto fortunato e il tempo libero spesso lo dedico nel cercare di perfezionare e migliorare sempre più la mia attività. Al contempo, però, tra studi e un impiego lavorativo presso la ditta di famiglia che mi ha recentemente coinvolto, cerco di ritagliarmi del tempo per mantenermi in forma, per stare con amici e familiari e soprattutto per viaggiare con la mia ragazza dato che entrambi siamo grandi amanti dei viaggi.
Quali sono i progetti futuri dell'azienda?
I progetti sono sempre tanti, molto spesso quantificati in numeri, però ritengo che i migliori risultati si ottengano solo cercando di perfezionare sempre più il proprio lavoro. Il progetto più impegnativo che vorrei realizzare a lungo termine è quello di non essere più “indispensabile” per la mia azienda, così da potermi ricavare più tempo libero da investire e dedicarmi ad altri progetti e alle persone a me care. Infatti, ritengo che il vero imprenditore sia colui che diventa completamente inutile per la sua impresa in quanto, se così non fosse, non si potrebbe definire imprenditore, ma solo artigiano.