La cooperativa cremonese prevede che nel 2021 il fatturato crescerà del 7%
L’Europa sta accelerando la transazione ecologica e sta chiedendo alle imprese di essere al passo col cambiamento. La novità che ha sorpreso il mercato è stata quella di aver creato la borsa della Co2, un risparmio che a tonnellata ha superato i 50 euro di valore. Tonnellata di CO2 equivalente è un'unità di misura che permette di pesare insieme emissioni di gas serra diversi con differenti effetti climalteranti. Per esempio una tonnellata di metano che ha un potenziale climalterante 21 volte superiore rispetto alla CO2, viene contabilizzata come 21 tonnellate di CO2 equivalente. Una leva che ha favorito le imprese virtuose che possono vendere ad altre il risparmio ottenuto, fornendo così al mercato italiano il tempo necessario per la trasformazione. La sostenibilità ambientale è la chiave del business di Latteria Soresina e i suoi quattro pilastri vincenti sono le fonti energetiche rinnovabili, il controllo delle emissioni inquinanti, il riciclo dei rifiuti e la riduzione del consumo di acqua.
Latteria Soresina è una cooperativa che ha la caratteristica di essere un’azienda dal controllo completo del ciclo produttivo “dalla terra alla tavola” essendo i suoi soci produttori di latte tutti situati vicino agli stabilimenti di trasformazione ed è stata tra le prime aziende a intraprendere le normative Europee sul ciclo produttivo completo, mettendola nelle condizioni di essere tra i portabandiera della sostenibilità.
La trasmissione E-Planet di Italia1 dedicata all’economia circolare e alla sostenibilità ha scelto come testimonial Latteria Soresina e dedicandole un servizio ha invitato in trasmissione il Presidente Tiziano Fusar Poli e il direttore Michele Falzetta. I soci della Cooperativa cremonese sono legati all’azienda da un patto di filiera che prevede un controllo diretto di tutti i processi critici, a partire dall’alimentazione degli animali e tutto questo viene supervisionato da un ente certificatore esterno.
Questa unione permette di poter studiare e applicare le migliori pratiche qualitative del prodotto e alla sua sostenibilità, spiega il Presidente Tiziano Fusar Poli e aggiunge: “Per noi sostenibilità vuol dire futuro. I nostri allevatori hanno nel proprio DNA il rispetto per l’ambiente e l’amore per gli animali”, e sottolinea: “Grazie alla collaborazione con l’Università degli Studi di Milano è stata realizzata un’applicazione per gli smartphone che permette agli allevatori di comprendere in tempo reale l’impatto ambientale e dell’attività oltre ai dati quantitativi della produzione quotidiana di latte”.
La Latteria Soresina è all’avanguardia nella creazione dell’economia circolare che è e sarà sempre al centro del traguardo del pianeta, transizione nella quale il miglioramento delle pratiche di allevamento ha giocato un ruolo fondamentale. Attualmente la quasi totalità delle stalle dei soci conferenti latte di Latteria Soresina ha la certificazione di benessere animale.
La sostenibilità ambientale è stata favorita in ogni singolo passaggio del progetto attraverso il monitoraggio dei prodotti di qualità e l’educazione alla cultura sostenibile. La provincia di Cremona è quasi totalmente agricola e gli allevatori della Cooperativa curando un quarto di questa superficie sono i detentori del suo sviluppo. Il Direttore Generale, Michele Falzetta ha sottolineato che “oltre il 52% degli stabilimenti dell’azienda sono alimentati da energia elettrica, autoprodotta da impianti di cogenerazione e fotovoltaici. Il consumo di acqua è stato ridotto del 40% per tonnellata di latte lavorato, grazie all’utilizzo di torri evaporative per il raffreddamento”.
Anche il trasporto è stato privilegiato con veicoli alimentati a gas e una grande attenzione è stata rivolta al packaging attraverso la riduzione dei pesi di imballaggio e con un utilizzo di materiali rinnovabili, il tutto senza far venir meno la qualità dei prodotti e del loro servizio, conferma Falzetta.
Un altro esempio: è in corso un investimento di oltre un milione e mezzo di euro, per la realizzazione di un impianto di produzione biogas da acque reflue del caseificio, che permetterà un risparmio del 70% di Co2 emessa dal depuratore di Soresina.