Senesi Giardini, da piccola azienda locale a leader internazionale del settore
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Il fondatore Emanuele Senesi racconta come è nata e cresciuta l'azienda brianzola specializzata nella cura degli spazi verdi, dalla progettazione alle manutenzioni più specialistiche, con un occhio particolare alla sostenibilità
Il verde è sempre più presente nelle nostre vite. Dall'attenzione sempre maggiore per il Pianeta ai piccoli gesti quotidiani, nella sfera privata come in quella pubblica. Chi ha la fortuna di avere un giardino o un terrazzo sa quanto uno spazio naturale curato sia fonte di benessere e pace. Soprattutto se rispecchia i gusti e le esigenze di chi lo abita. L'azienda fondata da Emanuele Senesi fa delle personalizzazioni il punto di partenza per creare vere e proprie oasi di relax e bellezza, con un occhio particolare alla sostenibilità. A TgcomLab l'imprenditore brianzolo racconta come la Senesi Giardini sia cresciuta in questi anni specializzandosi sempre più e operando non soltanto in Italia.
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Com'è nata la sua azienda?
È nata quasi per scherzo dopo che sono tornato dal militare, alla fine degli anni '80. Abitavo in una cascina nel cuore della Brianza e mi sono messo a fare il giardiniere e da lì è stata una crescita costante nell'arco del tempo. Adesso ci occupiamo di giardini privati, parchi e giardini pubblici, terrazzi, impianti sportivi, ville e parchi storici, eventi. Siamo in 30-35 persone, ma considerando anche i collaboratori esterni che sono sempre da noi, arriviamo a una cinquantina di addetti. La nostra sede è a Missaglia, in provincia di Lecco, ma copriamo tutta l'Italia, ma ci muoviamo anche in Europa. Abbiamo realizzato pure alcuni giardini in residenze private di Turchia e Romania.
Quali servizi fornite?
Inizialmente non avevamo un indirizzo ben determinato, volevamo imparare e crescere e facevamo un po' di tutto. Negli ultimi anni abbiamo affinato le tecniche di lavoro e ci siamo organizzati dal punto di vista delle risorse. Oggi abbiamo collaboratori e attrezzature specializzate per accontentare una fascia di clientela medio alta che vuole un lavoro molto curato. Offriamo consulenza da parte di architetti progettisti, agronomi, tecnici impiantisti. E ci occupiamo di progettare, realizzare, manutenere giardini privati, parchi e giardini pubblici, terrazzi, impianti sportivi, ville e parchi storici, eventi. Con le nostre maestranze specializzate eseguiamo anche le potature in tree climbing, l'endoterapia (per risolvere problemi legate agli agenti infestanti), la VTA (cioè la verifica della stabilità di piante monumentali o di pregio paesaggistico).
Da piccola realtà locale ad azienda leader di settore. Qual è il segreto del vostro successo?
Seguiamo tutti i passaggi: dalla progettazione alla realizzazione, senza trascurare il recupero straordinario e la manutenzione ordinaria dei nostri giardini. Con un orecchio sempre aperto alle richieste dei clienti. Il prestigioso premio "Garofano d'argento" vinto nel 2008 oltre alla quotidiana soddisfazione dei nostri clienti sono la tangibile dimostrazione che il nostro metodo di lavoro funziona e piace.
Cosa fate per essere sostenibili?
Cerchiamo di ridurre al minimo l'impatto ambientale a partire dalle attrezzature, usando batterie con zero emissioni di Co2. Ma stiamo cercando di essere virtuosi anche con i mezzi di trasporto, privilegiando motori a bassa emissione, poco inquinanti, e con i prodotti fito sanitari per la lotta naturale ai parassiti e alle malattie delle piante. Da alcuni anni abbiamo conseguito la certificazione ISO9001 attraverso la quale è stato possibile partecipare a progetti pubblici e alla realizzazione di grandi opere di recupero e riqualificazione ambientale del territorio.
Quali sono le richieste dei clienti?
Non c'è un comune denominatore, qualcuno chiede uno stile di giardino più orientaleggiante, qualcuno lo preferisce all'italiana oppure molto moderno, dipende da dove è contestualizzato e soprattutto dal proprietario. Noi ci adattiamo a qualsiasi richiesta.
Il lockdown ha cambiato il rapporto con lo spazio domestico. Qual è il nuovo rapporto con il green?
Tanti italiani hanno riscoperto il piacere di abitare il verde; prima dei lockdown eravano tutti presi dalla loro vita senza sapere apprezzare il bene più grande: il mondo che li circonda. Con le chiusure forzate hanno iniziato ad apprezzare i due vasi sul terrazzo o il parco sotto casa. Per noi è stato di sicuro un bene perché quel periodo pesante per tanti aspetti ha portato una riscoperta di qualcosa di importante e tanto lavoro per noi.