Nel nostro Paese i redditi più alti superano di 6 volte quelli più bassi.
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In Italia i redditi più alti superano di 6 volte quelli più bassi. Fra le nazioni più popolose d’Europa è il dato peggiore. È un rapporto Eurostat quello che evidenzia un nuovo record negativo dell’Italia, quello sul divario fra i redditi alti e bassi. Nel Belpaese il 20% più ricco della popolazione ha entrate di 6 volte superiori del 20% più povero.
L’istituto di statistica dell’Unione Europea ha realizzato un report che analizza le differenze di reddito interne alla popolazione dei vari Paesi europei nel 2018. Per quanto riguarda l’Italia, mettendo a rapporto i redditi massimi e minimi, si ottiene un risultato di 6,09, in aumento rispetto al 5,92 all’anno precedente. Il picco si era registrato nel 2016 con 6,27.
Il punteggio dell’Italia è il peggiore per quanto riguarda i Paesi più popolosi. Lo stesso rapporto in Germania si attesta a 5,07, in Francia a 4,23, in UK a 5,95 e in Spagna a 6,03 (in netto calo, però, rispetto all’anno precedente).
Eurostat ha realizzato le tabelle anche relative alle singole Regioni italiane, che mettono in luce anche un altro divario, quello fra Nord, Centro e Sud. Le prime due - mediamente più ricche - presentano infatti un rapporto minore fra il 20% più ricco della popolazione e il quinto più in difficoltà.
In cima alla classifica per la forbice di reddito meno ampia ci sono il Friuli Venezia Giulia (4,1), il Veneto e l’Umbria (entrambe al 4,2). Il dato in Lombardia si attesta al 5,4, mentre è molto più alto nel Lazio (5,4). Ma il dato è davvero preoccupante in Sicilia e Calabria: le due Regioni meridionali hanno entrambe un rapporto fra redditi massimi e minimi del 7,4.
Il tema della forbice che separa i redditi di chi guadagna molto e chi è in difficoltà è sempre più frequentemente all’ordine del giorno. L’anno scorso un rapporto Oxfam ha evidenziato come i 26 individui più facoltosi del pianeta hanno un patrimonio pari a quello combinato di 3,8 miliardi di persone.