Ci si rivolge spesso a professionisti del settore e si dedica molto più tempo alla progettazione che all'esecuzione dei lavori: i risultati dell'indagine di Houzz & Home
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Nel 2019 il 46% delle ristrutturazioni è stato realizzato dalla Generazione X (40-54 anni): è quanto emerge dall'indagine annuale Houzz & Home, la piattaforma online leader mondiale nella ristrutturazione e nel design, condotta su oltre 6.500 intervistati italiani. Seguono i Baby Boomers (55-74 anni) e i Millennials (25-39 anni) con rispettivamente il 27% e il 26%. Sono questi ultimi però ad aver effettuato le spese più ingenti. Più di un quarto dei proprietari di casa ha riferito di aver intrapreso un progetto di ristrutturazione nel 2019 (26%), apportando in media migliorie a più di due stanze. La raccolta dei dati è avvenuta tra febbraio e marzo 2020, in questo periodo gli interventi pianificati risultano invariati rispetto all'anno precedente, ma è ancora da verificare l'impatto che la pandemia avrà sui progetti di ristrutturazione.
Le giovani generazioni investono di più in ristrutturazioni - Il budget per ristrutturare casa nel 2019 è rimasto invariato rispetto al 2018, con una spesa mediana di 20mila euro. I Millennials sono il gruppo che ha investito in misura più consistente, con una spesa annua di 30mila euro. Per la Generazione X tale spesa è aumentata da 20mila euro nel 2018 a 25mila nel 2019, mentre per i Baby Boomers è leggermente diminuita passando da 16mila a 15mila euro. Come negli anni precedenti, si è investito maggiormente nel rinnovo delle cucine (6mila euro), seguite dalla ristrutturazione dei bagni (5mila euro).
“Dopo la significativa crescita dell'attività di ristrutturazione degli ultimi anni, stiamo ora assistendo allo stabilizzarsi del mercato, sia in termini di portata che di spesa", ha dichiarato Marine Sargsyan, Senior Economist di Houzz. "Continuano a essere le giovani generazioni a guidare il mercato della ristrutturazione e a spendere cifre maggiori, mentre perseguono progetti che permettono loro di personalizzare le abitazioni recentemente acquistate".
Pianificare richiede più tempo - Nel 2019, i preparativi per una ristrutturazione hanno richiesto più tempo di quanto non sia stato necessario per i lavori veri e propri. Mentre l’esecuzione del progetto ha richiesto in media tra i 2,6 e gli 8,9 mesi a seconda dei diversi tipi di interventi, la fase di pianificazione ha richiesto circa il doppio del tempo. Le cucine richiedono una pianificazione più lunga (7,8 mesi), rispetto ai bagni (6,7 mesi). L'ingresso, l’atrio o l’anticamera, che di solito occupano una superficie quadrata minore, hanno richiesto comunque 6 mesi per la pianificazione.
I proprietari di casa si rivolgono ai professionisti - Nel 2019 quasi nove proprietari su dieci hanno assunto un professionista del settore casa per progetti di ristrutturazione. I Millennials sono stati i più propensi a scegliere questa strada, seguiti da Generazione X e Baby Boomers. I professionisti più ricercati sono stati idraulici e elettricisti (rispettivamente il 53% e il 50%).
Mentre le generazioni più giovani sono motivate a rinnovare gli immobili appena comprati (rispettivamente 51% e 34% per Millennials e Generazione X), i Baby Boomers sono più propensi a perseguire un progetto per risolvere problemi di danneggiamento o deterioramento (32%). In ogni caso, indipendentemente dalla motivazione, i proprietari non hanno in programma di abbandonare le loro case (41%).
Progetti finanziati con risparmi personali - I risparmi personali sono stati la fonte di pagamento più comune (54%), seguito da pagamenti con carte di credito (26%). Si evidenzia anche che i Millennials fanno affidamento sulle carte di credito in misura maggiore rispetto alle generazioni precedenti. Il 10% dei proprietari di casa spende 100mila euro o più per la ristrutturazione della propria abitazione.
Gli acquisti tecnologici più popolari durante le ristrutturazioni, sono stati gli apparecchi per interni (37%), insieme a termostati o regolatori di temperatura, televisori e assistenti domestici (rispettivamente 26%, 26% e 20%). Gli acquisti di tecnologia per esterni sono stati invece guidati dall'illuminazione e dalle telecamere di sicurezza (18% e 10%).