Come rivela l'Ufficio Studi di Italianway - il più grande operatore italiano sul mercato dello short term - è in corso la riscoperta di zone che tradizionalmente non erano mete turistiche
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Sei aziende su 10 (fonte Istat) dichiarano che continueranno a utilizzare lo smartworking anche dopo la fine dell'emergenza sanitaria e sono tante, tra studi professionali e aziende di servizi, le realtà che non chiuderanno nemmeno a Ferragosto con i dipendenti impegnati a lavorare da remoto. Così lavoratori e famiglie adeguano la propria routine e il modo di concepire anche la vacanza. Come rileva il portale italianway.house l'estate 2020 sarà ricordata per il boom di richieste di case, sia al mare che in montagna, che consentano di lavorare in serenità mentre gli altri componenti del nucleo familiare o del gruppo si godono il relax per poi ritrovarsi la sera e organizzare attività ricreative nel weekend. Un fenomeno che è già stato battezzato ’Holiday Working" proprio perché concilia la necessità di lavorare con l'opportunità di farlo da un luogo di villeggiatura, insieme ai propri cari, magari per periodi più lunghi delle tradizionali ferie pre covid-19.
Sulle 70mila notti vendute da inizio anno, il 20% è all’insegna dell’Holiday Working e il budget medio messo in campo è di 120 euro/150 euro a notte, tariffa che scende man mano che il soggiorno si allunga; i criteri di selezione della casa tengono conto certamente dei costi ma frequentemente il fattore determinante, più della scelta della destinazione, è la tipologia della casa disponibile.
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Le case più ambite - Sono grandi, spaziose, con aree esterne private (giardini recintati per far giocare i figli in sicurezza magari mentre i genitori lavorano, dehors o terrazze), almeno tre ambienti separati (i divani letto sono quindi banditi), barbecue e piscina a uso esclusivo. Requisito fondamentale è senz’altro il wi-fi illimitato e perfettamente funzionante, poi sicurezza, privacy, spazi ampi e confortevoli, indipendenza e qualità dei servizi. Quindi ambienti divisi, comodi e luminosi con richieste esplicite di postazioni per lavorare (tavoli in salotto, verande attrezzate, tavoli da giardino).
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Le città dove andare e gli itinerari più gettonati - I viaggiatori che stanno prenotando sul portale italianway.house in questa fase si muovono soprattutto in auto (tra le destinazioni più prenotate Termoli, Bormio, Rapallo, tutte le Marche e la Puglia) e cercano quindi case con parcheggio; lo stesso vale per gli stranieri di prossimità - francesi, tedeschi e svizzeri - che fanno dei mini tour e prenotano con Italianway soggiorni diffusi basati su itinerari come a esempio Langhe, Cinque Terre, Lago di Como in 3 settimane, oppure Rapallo, Alassio, Finale Ligure in 6 giorni, o ancora Lago di Garda, Conero con Sirolo nelle Marche, Borgo Antico di Termoli in Molise, itinerario molto richiesto dai tedeschi.
“Famiglie e gruppi di amici - spiega Marco Celani, Ad di Italianway - hanno cambiato modo di viaggiare, destinazioni e tipologia delle case ricercate per far fronte alle esigenze lavorative e ormai le prenotazioni sotto data sono la norma. Stesso trend per le comitive più giovani che ricercano prevalentemente case con ampi spazi esterni con barbecue, richiestissimo, e piscina. L’incertezza sui trasporti che disincentiva viaggi lunghi ha come rovescio della medaglia la riscoperta di zone che tradizionalmente non erano mete turistiche ma lo stanno diventando”.
Un'offerta sempre più ampia - Al network delle 100 aziende italiane, già attive nel campo dello short term con 1400 immobili a disposizione di cui circa 1000, tra appartamenti, ville e residenze d’epoca in tutta Italia, già prenotabili direttamente dal sito Italianway su oltre 130 destinazioni tra borghi suggestivi e sconosciuti ai più e località già note al turismo nazionale e non solo, stanno per aggiungersi altre 100 realtà di operatori professionali, a solo un mese dal lancio del portale. E per rispondere alla recente richiesta di soggiorni a lungo termine (fino ai 18 mesi) viene aggiunta una nuova sezione dedicata.
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“È molto apprezzato dai partner - continua Celani - soprattutto il nostro approccio multicanale che assicura la massima esposizione possibile, ma anche la possibilità di beneficiare dell’Ufficio di Prenotazioni centralizzato e del contatto diretto costruito negli anni tra l’Ufficio Revenue di Italianway e le OTA (Online Travel Agency) d’Oltralpe. E piace l’unicità del software integrato, che abbiamo sviluppato internamente, in grado di gestire l’intero processo del vacation rental e far risparmiare così agli operatori meno strutturati risorse che non potrebbero in ogni caso destinare all’innovazione. Il property manager che entra nel network infatti paga i servizi solo a fronte di una effettiva prenotazione invece di pagare un consulente fisso a prescindere”.
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