Secondo l'indagine di Reputation Science i migliori leader sono quelli che aumentano il raggio del proprio impegno
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Quando scoppia una crisi che coinvolge anche il Paese, i migliori top manager sono quelli che aumentano il raggio del proprio impegno e, percependo la frattura in corso, agiscono per correggere la traiettoria, non solo della propria azienda. È quanto emerge dall’indagine di Reputation Science sulla reputazione online dei top manager. In anni turbolenti come quelli attuali, la vera leadership dei grandi executive si contraddistingue per il tempismo.
A giugno Carlo Messina resta saldo al primo posto della classifica Top Manager Reputation di Reputation Science, con 84.18 punti. Nell’ultimo mese, il Ceo di Intesa Sanpaolo ha avviato con Fondazione Belisario un progetto per sostenere talenti e aziende al femminile, inaugurato il nuovo laboratorio di ricerca dedicato all’intelligenza artificiale e presentato le Gallerie d’Italia di Palazzo Turinetti a Torino, appena ristrutturato e riportato alla sua magnificenza, ma non solo. Il top manager ha fatto sentire la propria voce a 360°: ha posto attenzione alla politica, con gli apprezzamenti per il lavoro svolto dal Governo Draghi, e al tema dell’indipendenza finanziaria (e non solo) dell’Italia, materia geopolitica.
Si conferma secondo Claudio Descalzi di Eni con 80.05 punti, impegnato sul delicato fronte internazionale degli approvvigionamenti energetici e dei rapporti con la Russia. Sale al terzo posto Francesco Starace (79.53 punti): l’Ad di Enel ha rimarcato l’impegno dell’azienda verso l’obiettivo Net Zero entro il 2040, con dieci anni di anticipo rispetto a quanto previsto. È questo un altro asset (anche di comunicazione) sul quale i manager puntano sempre più: la dimensione ESG ora rappresenta quasi un terzo delle conversazioni sui top manager italiani (31%), in crescita del 3% su maggio.
Attenzione all’ambiente ma non solo: lo ha ricordato Matteo Del Fante (79.38 punti), ribadendo l'impegno di Poste Italiane anche per il sociale. Avanzano i protagonisti del cluster Industria, guidato da Stellantis: il presidente John Elkann (75.40 punti), sempre più coinvolto con Ferrari sul tema dell’elettrificazione, guadagna il quinto posto, sale fino al 16° l’AD Carlos Tavares (60.46 punti). Consolidano le proprie posizioni il settore energetico, con Stefano Antonio Donnarumma (75.19punti) di Terna e Renato Mazzoncini (72.58 punti) di A2A, e quello dedicato alla moda con Brunello Cucinelli (68.99 punti), Giorgio Armani (68.05 punti), Remo Ruffini (62.17 punti) e Renzo Rosso (61.26 punti).
Sale tra i migliori 10 manager Luigi Ferraris (67.29 punti) di Ferrovie dello Stato Italiane. In crescita Urbano Cairo (64.16 punti). Nel mondo Finance si confermano Philippe Donnet (61.74 punti) di Assicurazioni Generali e Alessandro Benetton (60.60 punti), mentre si avvicina alla top15 Andrea Orcel (59.12 punti) di Unicredit. In top100 forte ascesa di Pietro Labriola di Tim (+31 posizioni).