Quadruplica il numero dei partecipanti ai progetti didattici nelle scuole che insegnano le manovre di rianimazione cardiopolmonare e certificano gli studenti nell'uso del defibrillatore
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Verona si conferma leader in Italia nella diffusione del primo soccorso nelle scuole, con un approccio metodologico innovativo e capillare che mira a preparare i giovani a rispondere prontamente alle emergenze sanitarie. La Fondazione Famiglia Rana rinnova il proprio impegno a fianco dell’Azienda Ospedaliera Universitaria Integrata di Verona, sostenendo per il secondo anno il programma educativo che forma le giovani generazioni negli istituti scolastici sulle tecniche di rianimazione cardiopolmonare.
Grazie al sostegno della Fondazione, in quest'anno scolastico 2024/2025 il progetto quadruplica il numero di studenti coinvolti a Verona e provincia, raggiungendo 4.000 partecipanti. Sono coinvolte 160 classi delle scuole primarie e secondarie, oltre a 31 istituti superiori, e vengono acquistati i manichini e altro materiale didattico necessario per le esercitazioni pratiche. Questo ampliamento consolida il primato di Verona nella preparazione degli studenti alle emergenze, promuovendo una cultura diffusa del primo soccorso.
Un numero sempre maggiore di giovani può quindi partecipare ai progetti didattici "Diamoci una scossa", "Tieni il tempo" e "Un battito d'ali", volti a diffondere nelle scuole l'insegnamento delle manovre di rianimazione cardiopolmonare e a certificare gli studenti nell'uso del defibrillatore. I percorsi didattici sono realizzati dall'Azienda Ospedaliera Universitaria Integrata e dall'Università di Verona, in collaborazione con l'Ufficio Scolastico, il Comune di Verona e l'Italian Resuscitation Council che certifica l'uso del defibrillatore.
“Ma che gioia sapere che con il nostro contributo Verona è diventata la capitale d'Italia nella diffusione del primo soccorso nelle scuole: alla fine dell'anno scolastico festeggeremo il coinvolgimento di un numero quadruplo di studenti rispetto all'anno scorso!”, ha dichiarato Gian Luca Rana (Ceo Pastificio Rana).
“Investire nella formazione dei giovani per me è essenziale, solo così si stimola la crescita personale e professionale, in ogni ambito. Questa volontà è ancora più rilevante quando si parla di progetti che, fin dall’età scolastica, coltivino e diffondano la cultura della responsabilità sociale, civica, etica, come in questo caso attraverso l’apprendimento delle tecniche di primo soccorso. Per questo motivo sono felicissimo di rinnovare la nostra collaborazione con l’Azienda Ospedaliera Universitaria Integrata di Verona e l’Università degli Studi, affinché sempre più scuole e sempre più studenti possano acquisire competenze che potranno utilizzare non solo nelle loro famiglie e comunità, ma anche nelle future professioni. Credo fermamente che la diffusione delle pratiche di primo soccorso in situazioni di emergenza contribuisca alla creazione di una società più responsabile, più consapevole, più solidale, più generosa, oltre che più sicura. Iniziative come queste non solo promuovono la un atteggiamento di aiuto reciproco, ma sviluppano anche una maggiore empatia e fraternità tra le persone. In questo modo, possiamo ispirare i più giovani affinché creino una comunità sempre più coesa e resiliente, che può affrontare le sfide del futuro con senso di unità e collaborazione", ha aggiunto Rana.
“Ringrazio la Famiglia Rana per aver confermato il sostegno al nostro progetto, che ci permette di allargare ancora di più la rete di giovani preparati nella rianimazione cardio-polmonare. Salvare vite umane e far vivere in salute la nostra comunità con ogni strumento è la mission che governa il nostro agire quotidiano. Insieme si fa di più e meglio”, ha affermato il dottor Callisto Bravi, direttore generale Aoui Verona.