A smentire la notizia, pubblicata da un quotidiano online, sono stati i responsabili della stessa azienda ospedaliera sentiti dal sito Butac
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"La cura Di Bella funziona: l'Ausl di Teramo l'autorizza". È questo il titolo di un articolo pubblicato nei giorni scorsi da un quotidiano online, nel quale si sostiene che l'azienda sanitaria abruzzese ha consentito l'applicazione del metodo Di Bella su una paziente malata di tumore. In realtà si tratta di una bufala, smascherata dal sito Butac e smentita dalla stessa Ausl di Teramo.
Nell'articolo pubblicato online si legge: "Su carta intestata – continua il dottor Di Bella dal suo ambulatorio di Bologna – un centro istituzionale ha certificato che un grave tumore cerebrale in progressione dopo i trattamenti oncologici classici, l'intervento chirurgico, la chemioterapia e la radioterapia, ha ridotto il suo volume del 50%. Ma non basta: lo stesso oncologo di riferimento, che lavora per l'Ausl, ha consigliato caldamente il proseguimento della terapia".
Il quotidiano riporta le parole scritte dal figlio del dottor Di Bella su una lettera, dando per scontato che questa sia la verità dei fatti. Il figlio del medico sostiene anche che l'oncologo dell'Ausl di Teramo consigli l'applicazione delle cure, ma in realtà non è così. Il sito Butac, dopo aver contattato l'azienda ospedaliera, ha smentito la notizia spiegando che si tratta di una fake news basata solamente sulle dichiarazioni di Di Bella.
Stando a quanto raccontato dai responsabili dell'Ausl, la diffusione della notizia ha creato anche un certo allarmismi tra i pazienti e i familiari: in molti, infatti, hanno chiamato imbestialiti i medici, chiedendo spiegazioni sul perché non venisse applicata anche su di loro la terapia Di Bella.