Il giornale che l'ha pubblicata avrebbe come fonte un blog rumeno di cui si è persa traccia. A smascherare il fake è stato il sito Butac
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Una testata giornalistica ancora in attesa di essere registrata ha pubblicato una notizia con questo titolo: "Bambino di sette anni in coma irreversibile. I genitori: "Ci hanno costretto a vaccinarlo per andare a scuola". In un primo momento il giornale ha scritto di non poter citare luogo e fonte dei fatti per una questione di privacy. Poi, in un secondo momento, ha spiegato di aver ripreso la notizia da un blog romeno non più reperibile e di voler rimuovere l'articolo.
A smascherare la bufala è stato il sito Butac, che ha riportato anche una parte della parte dell'articolo pubblicato dalla testata:
"Se non lo avessimo vaccinato non ci avrebbero consentito di iscriverlo a scuola e inoltre ci avrebbero dato una grossa multa". È forse il primo caso della legge che "costringe" anche chi non si fida delle vaccinazioni ad un obbligo senza il quale non è possibile iscrivere i propri figli a scuola, con una relativa pena pecuniaria a danno dei genitori inadempienti. Essendo in corso le indagini, non citiamo dove si sono svolti i fatti per una questione di privacy. Sappiamo però che è stato richiesto un risarcimento record di circa 250 milioni. "Avevamo detto ai dirigenti scolastici ed anche ai medici che nostro figlio di sette anni era un soggetto a rischio, presentando attraverso il nostro avvocato anche una documentazione che lo attestava, ma nessuno ci ha preso in considerazione. Forse perché siamo della Romania? Se volete iscriverlo a scuola abbiamo bisogno di tutte le vaccinazioni, così ci hanno risposto. Non l'avessimo mai fatto perché nostro figlio, dopo essere stato vaccinato, è andato in coma e da quindici giorni è clinicamente morto. Noi non siamo contro le vaccinazioni ma ci eravamo opposti conoscendo le condizioni di salute di nostro figlio". Sono fortunatamente rarissimi i casi simili, evitabili se alle leggi scritte, a volte si usasse il buon senso".
Dopo qualche ora dalla pubblicazione dell'articolo, la stessa testata giornalistica è intervenuta con una rettifica che ha chiarito quanto avvenuto:
"In merito a questo articolo va chiarito che il contenuto è stato ripreso da un blog romeno che attualmente non riusciamo più a reperire, potrebbe essere stato cancellato? Comunque, al di la di ogni dubbio noi consigliamo comunque che per qualsiasi informazione. relativa alla vicenda del vaccino, di contattare sempre le autorità sanitarie locale locali dalle quali attingere l’informazione. Noi non abbiamo nessuna autorità e competenza in merito per stabilire il beneficio o la pericolosità del farmaco. Tanto era dovuto per chiarezza avvertendo che a breve l'articolo sarà rimosso, visto l'interesse suscitato al fine di evitare inutili allarmismi".