MEET è un luogo di incontro e confronto per colmare il divario digitale nel Paese e far esprimere all'Italia tutto il suo potenziale. L'iniziativa grazie a Fondazione Cariplo e Meet the Media Guru
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Nasce a Milano MEET, il primo centro Internazionale per la Cultura Digitale. Questo progetto vede la luce grazie all'unione di due storie straordinarie, quella di una istituzione filantropica come Fondazione Cariplo, che da 26 anni sostiene la crescita del territorio e il benessere delle persone che lo abitano, e quella di Meet the Media Guru, piattaforma di idee ed eventi diretta da Maria Grazia Mattei che, dal 2005, indaga il tema dell'innovazione e del digitale come crocevia per la cultura, l’economia e le professionalità del nostro tempo.
MEET nasce come impresa sociale con la missione di contribuire a colmare il divario digitale nel nostro Paese, nella convinzione che l'innovazione sia un fatto culturale, prima ancora che tecnologico e che la diffusione della cultura digitale favorisca non solo la crescita dell'economia, ma anche delle opportunità e del benessere per tutti i cittadini. La scelta di fondare il centro nel cuore del capoluogo lombardo chiarisce fin da subito il fortissimo legame con la città, per il suo ruolo strategico nel processo di innovazione del Paese. Il centro ambisce, infatti, a fare di Milano un punto di riferimento per la Cultura Digitale anche sulla scena internazionale.
MEET si impegna a diffondere il digitale con un focus permanente sull'arte e la cultura, esponendo gli italiani - con particolare attenzione ai giovani e giovanissimi - all'incontro con coloro che a livello mondiale indagano e anticipano la trasformazione che stiamo vivendo. Per MEET l'approccio è sempre esperienziale e immersivo, com'è nella storia di Meet the Media Guru, e favorisce il confronto, la co-creazione e la disseminazione di soluzioni di successo, secondo i principi dell'inclusione e della partecipazione, cardine anche dell'azione filantropica e sociale di Fondazione Cariplo.
"Oggi, tra le numerose povertà che ci troviamo di fronte, c'è una povertà culturale nei confronti della trasformazione che il digitale ha prodotto e sta producendo. Ciò determina distorsioni legate all'analfabetismo che sfociano nell'improvvisazione. La povertà culturale, e per certi versi anche strutturale, non consente di utilizzare a pieno le potenzialità che il digitale offre per lo sviluppo economico e per la crescita delle persone. Per questo Fondazione Cariplo ha creduto e crede nella necessità di far nascere una nuova iniziativa come MEET, il centro internazionale per la cultura digitale - ha dichiarato il Presidente di Fondazione Cariplo, Giuseppe Guzzetti -. Creatività, inclusione sociale, opportunità per i giovani. Milano ha dimostrato di saper cogliere le sfide della modernità, rinnovandosi rispetto al suo passato industriale e confermando il suo ruolo centrale nell'economia del Paese. E' giusto che anche dal punto di vista culturale Milano si faccia promotrice di un progetto innovativo che porti l'Italia all'attenzione dell'Europa e del mondo".
"Per Meet the Media Guru, Cultura Digitale è il Dna del tempo che viviamo, è il sistema di simboli e comportamenti che definisce il nostro presente - ha dichiarato Maria Grazia Mattei, Direttore del neonato Centro e fondatrice di Meet the Media Guru -. Spesso, come accade a chi guardi in un cannocchiale rovesciato, si crede che il cambiamento tecnologico sia la causa quando è la conseguenza del nostro modo di vivere e di pensare. Qual è il pericolo di questo malinteso? E' che ci trasformi in semplici fruitori di tecnologia sempre nuova. Mentre noi, presi dalla rincorsa verso l'ennesima novità, sopraffatti dalla fatica dell'aggiornamento costante, spaventati dal restare indietro - perdiamo il senso di tutto questo correre. Con il MEET vogliamo dare voce alla Cultura Digitale come un nuovo Umanesimo che tiene insieme gli elementi della travolgente trasformazione, senza lasciare nessuno fuori, in una logica di incontro e di inclusione".
Il Centro - Il MEET è un laboratorio creativo aperto ai milanesi e a tutti coloro che, in Italia e nel mondo, condividono l'idea che il digital divide non sia un problema di natura tecnologica, ma culturale. Avrà una sede fisica nell'ex Spazio Oberdan che Fondazione Cariplo ha acquisito allo scopo dalla Città Metropolitana di Milano: 1.200 metri quadrati nello storico palazzo di Porta Venezia, affacciato con le sue vetrine su una piazza e un quartiere che ben rappresentano la tradizione, il dinamismo e l'evoluzione della città. Lo spazio ora ospita e continuerà a ospitare la Fondazione Cineteca Italiana con cui MEET svilupperà un piano di iniziative coordinate. In rete, MEET trova casa in un sito tutto nuovo (meetthemediaguru.org) realizzato da Accurat secondo logiche immersive di data visualization che consentono di navigare nel vasto patrimonio artistico e culturale dei materiali prodotti dal 2005 ad oggi da Meet the Media Guru. Il sito è esso stesso una piattaforma di sperimentazione dove video, immagini, parole, linguaggi, storie si intrecceranno tra loro con la partecipazione di tutti gli artisti, dei pensatori e della community di oltre 60mila persone che dal 2005 segue con passione e grande partecipazione le iniziative di Meet the Media Guru. Una community destinata a crescere no a oltre 200mila persone in 5 anni.
MEET può già da ora contare sulla sua ricca rete internazionale di oltre cento personalità di altissimo profilo che in questi anni hanno conosciuto e apprezzato il lavoro di disseminazione svolto da Meet the Media Guru. Nel programma di MEET sono determinanti anche il confronto e la co-creazione di progetti insieme a numerosi partner internazionali, primo fra tutti George Brown College di Toronto e il suo Institute without Boundaries specializzato in progettazione partecipata e nel nascente Innovation Exchange dove MEET già dispone di un ufficio per uno scambio continuo di idee e progetti.
Linee di intervento - L'attività del MEET mette sempre al centro i contenuti e si sviluppa attraverso 4 linee di intervento multidisciplinari e aperte al contributo di tutti: innanzitutto la content zone, ovvero un laboratorio creativo che sperimenta nuovi linguaggi e offre prodotti multimediali, format e servizi innovativi. Grande importanza avrà la research and innovation zone dove metter a fattor comune il meglio della ricerca internazionale per indagare l'impatto della cultura digitale sulle comunità. L'education zone, attraverso corsi, masterclass, workshop e percorsi esperienziali coinvolge persone di età, competenze e interessi diversi e promuove la digital literacy nel nostro Paese, superando un approccio puramente abilitante alle competenze digitali. Infine la showcase zone, la piattaforma che eredita la produzione di Meet the Media Guru a partire dal 2005 e la rilancia attraverso nuove mostre, conferenze, esibizioni in Italia e non solo.
Il programma - In attesa dell'inaugurazione dello spazio fisico, MEET lancia subito una serie di appuntamenti e iniziative con un programma che, nei prossimi mesi, esplora temi come l'intelligenza artificiale, l’innovazione culturale, la blockchain e l'health innovation attraverso incontri ed esperienze diffuse fra Milano e il mondo. Il 9 aprile al Museo Nazionale della Scienza e della Tecnologia Leonardo da Vinci di Milano si terrà la prima lecture immersiva alla Meet the Media Guru con il guru statunitense dell'intelligenza artificiale applicata al mondo del giornalismo, Francesco Paulo Marconi. Il 16 maggio a Milano con il canadese Corey Timpson, Vicepresidente del Museum of Human Rights di Win-nipeg, per parlare di accessibilità e inclusive design per mostre, musei e beni culturali. La diffusione della cultura digitale sul territorio si amplificherà grazie alla partecipazione a eventi co-creati: si parte con Exhibitionist, il programma di Fondazione Fiera Milano realizzato in stretta partnership con Meet the Media Guru che il 9 marzo propone una serata speciale dedicata al transmedia storytelling nell'ambito di Tempo di Libri. Protagonista è Eddie Newquist, ideatore di mostre di grande successo sugli universi crossmediali di Harry Potter, Il Trono di Spade e Le Cronache di Narnia.
Si prosegue con la Milano Digital Week promossa del Comune di Milano che, dal 15 al 18 marzo, ospiterà un'installazione originale pensata ad hoc per raccontare il Centro. Prima tappa estera sarà il Digifest di Toronto, dal 26 al 28 aprile, per valorizzare l'innovazione italiana all'estero. Meet the Media Guru è ancora una volta protagonista del festival, che quest'anno vedrà lo speech di apertura di Giorgia Lupi, esperta di information design. In Canada si svolgerà, inoltre, la terza edizione di Future Ways of Living, il format dedicato alla progettazione di soluzioni per il futuro, che quest'anno sarà focalizzato sui cambiamenti nel mondo del lavoro.
Scenari di riferimento - Nel 2018 oltre 4 miliardi di persone nel mondo si serviranno di Internet, quasi tutti attraverso uno smartphone e soprattutto per comunicare sui social network. Informazioni che vanno ad alimentare i Big Data, ovvero la traduzione delle nostre vite in numeri, moltissimi numeri se si pensa che ogni giorno nel mondo vengono prodotti 5mila milioni di miliardi di bit di dati. Nel 2016 venivano inviate 196 miliardi di email mentre oggi, soltanto su WhatsApp, si inviano 55 miliardi di messaggi al giorno. Le previsioni per il 2022 raccontano che una famiglia media potrà utilizzare fino a 500 dispositivi elettronici interconnessi grazie all'Internet delle Cose, mentre già per la fine del 2019 dicono che, in tutto il pianeta, ci saranno almeno 35 milioni di "robot sociali" destinati all'interazione con gli esseri umani grazie all'intelligenza artificiale. MEET osserva questi numeri e l'evoluzione di queste tendenze con l'obiettivo di dedicarsi alle persone.
Radici del nuovo - Oggi l'innovazione è percepita come inscindibilmente legata alla tecnologia o al digitale, quando in realtà saperi diversissimi e apparentemente distanti come le arti visive, l'ingegneria, la scienza, la musica, il design, la genetica, la medicina vivono di contaminazioni reciproche, che saldano le proprie fondamenta creative, artistiche e sociali nella ricerca portata avanti da decine di pionieri attivi fin dagli anni Sessanta. Sono loro ad avere costruito le fondamenta della Cultura Digitale in cui siamo immersi. La contaminazione creativa che evolve fino ad oggi è all'origine di concetti ampiamente condivisi quali rete, partecipazione, co-creazione, condivisione, multidisciplinarietà, inclusione, virtualità e immersione. Questi concetti vanno condivisi con chi ancora non ha abbracciato il Digitale, con quanti lo hanno fatto inconsapevolmente e, ancora, con coloro che preferiscono allontanarsene. MEET è la casa di quanti vogliono acquisire la consapevolezza del potenziale creativo di fenomeni come intelligenza artificiale, blockchain e realtà aumentata. Lontano tanto da entusiasmi incondizionati quando da forme di "luddismo tecnologico", MEET accoglie il cambiamento per ciò che può portare in termini di miglioramento della vita delle persone.