Oltre che negli Stati Uniti, sono state avviate azioni legali anche in Israele
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Sono già nove le class action avviate - negli Stati Uniti e in Israele - dopo che Apple ha ammesso di rallentare deliberatamente i vecchi iPhone con gli aggiornamenti per compensare le scarse prestazioni della batteria. Nove solo nell’ultima settimana. Un caso che rischia di diventare un serio problema per Cupertino. Lo riporta Reuters.com.
Le cause sono state intentate in diverse parti degli Stati Uniti - California, New York e Illinois - ma anche in Israele. “Anzi che fornire una batteria gratuita ai proprietari dei dispositivi interessati, Apple ha mascherato il problema”, si legge in una delle class action intentate.
I proprietari di iPhone, nell’ultimo anno, potrebbero aver scelto di acquistare un nuovo telefono a causa delle lente prestazioni del proprio, quando invece avrebbero semplicemente potuto cambiare la batteria. Questo è quanto lamentano alcune delle cause legali.
Il parere degli esperti - Diverse le opinioni degli esperti del settore. “Se si provasse che gli utenti - venendo prima a conoscenza del meccanismo degli aggiornamenti - avrebbero potuto cambiare la batteria invece di acquistare un nuovo telefono, Apple potrebbe essere accusata di frode”, ha dichiarato Rory Van Loo, professore della Boston University specializzato in diritto su questioni tecnologiche. Non è dello stesso avviso Chris Hoofnagle, del Berkeley Center for Law & Technology, il quale ritiene che Apple potrebbe non aver fatto nulla di sbagliato. “Ancora non esistono delle norme che tutelino i proprietari dei dispositivi", ha detto.