A inquietare i ragazzi sono soprattutto le piattaforme di video come YouTube
Internet non è il paese dei balocchi, né quello delle meraviglie. La consapevolezza dei pericoli che viaggiano online non appartiene soltanto agli adulti, però. Sono proprio gli internauti più giovani a conoscere i rischi del World Wide Web. Troppo realistico, cruento e scioccante. Sono questi gli aggettivi più usati dai ragazzi intervistati per il report annuale EU Kids Online per definire la Rete.
Secondo i giovani "le piattaforme di video-sharing come YouTube - riporta l'indagine - sono in cima alla classifica delle piattaforme più rischiose. Le associano a contenuti violenti o pornografici, insieme a una varietà di altri rischi di contenuto. Il 32% ha citato siti di video-sharing come YouTube, il 29% siti web, il 13% i social network e il 10% giochi online. YouTube è fonte di preoccupazione o fastidio perché reale o troppo realistico, e perché facilmente e immediatamente condivisibile nel gruppo dei pari. I ragazzi raccontano di essere scioccati o turbati da immagini cruente, come l'uccisione o il maltrattamento di animali, e perfino dalle notizie".
Il report è finanziato dal Programma per la sicurezza di Internet della Commissione Europea, secondo il quale il materiale pubblicato su piattaforme di condivisione video come Youtube è "troppo realistico, cruento e 'scioccante". L'indagine, condotta su circa 10 mila giovani, è stata pubblicata in occasione del Safer Internet Day 2013, che si celebra oggi. Per l'Italia la ricerca è stata condotta da OssCom, il Centro di ricerca sui media e la comunicazione dell'Università Cattolica di Milano.
Invita alla prudenza "digitale" il ministro dell'Interno, Annamaria Cancellieri con un messaggio inviato in occasione del lancio della campagna "Per un web sicuro" promossa dal Moige in collaborazione con la Polizia postale e delle comunicazioni. Scrive il ministro: ''E' necessario sensibilizzare ed informare sull'importanza del corretto utilizzo di internet e trasmettere la conoscenza dei rischi connessi all'uso improprio della rete ed ai pericoli che nasconde dietro immagini seducenti''.