commercio 2.0

BarattaLo, la vera piattaforma del baratto

Nel comune di Lodi è entrata in funzione la piattaforma per lo scambio di oggetti e materiale online; tra gli obiettivi ci sono la riduzione della produzione di rifiuti e i risparmio di cittadini

16 Set 2013 - 18:02
 ©  Afp

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La città di Lodi torna al baratto, non nella vecchia concezione di “scambio” di mano in mano, ma digitale. L’era di internet ha rivoluzionato anche quest’antica forma di commercio, la nascita di BarattaLo ne è la dimostrazione. La piattaforma messa a punto per i lodigiani servirà per mettere all’asta e aggiudicarsi oggetti di ogni tipo.

Il meccanismo è semplice: basta iscriversi al sito e andare su uno dei mercati presenti, per inserire un oggetto o avanzare un’offerta. Proprio come su eBay, si partecipa all’asta; la piattaforma poi elaborerà un algoritmo che assegnerà l’oggetto, in base ai comportamenti dell’utente sulla piattaforma. La differenza con gli altri siti di baratto sono le persone: qui il valore è dato dagli utenti e non dagli oggetti in sé. Lo scambio è dato dall’essenza sociale e non monetaria dell’affare, rendendo possibile il superamento dei limiti dello scambio 1:1, con scambi multipli tra una comunità di centinaia o migliaia di persone senza venir meno allo logica dello scambio non monetario.

BarattaLo offre vantaggi economici con un occhio di riguardo all’ambiente e alla riduzione dei rifiuti. Tra il 1998 e il 2004 in Italia si è registrata una crescita della produzione totale del 16%, del 12% solo al Nord-Ovest. Nello specifico, Lodi produce 1,4 chili di rifiuti al giorno per persona; BarattaLo punta anche a diventare uno strumento di recupero e riutilizzo degli oggetti altrimenti destinati a diventare rifiuti.

BarattaLo è stato ideato da Venti Sostenibili nell’ambito di ReLoad (www.re-load.it) un progetto di Venti Sostenibili, Microcosmi, Nastro Verde, il Faro e Monte Oliveto realizzato con il contributo della Fondazione Cariplo per ridurre gli sprechi e i costi della gestione dei rifiuti. “Il baratto costituisce un’importante risorsa ambientale ed economica – dice Giulia Detomati, presidente di Venti Sostenibili - esso permette di dare una risposta al problema dei rifiuti agendo a monte, evitando che i rifiuti diventino tali e permettendo ai cittadini di acquisire oggetti a costo zero. Il baratto ha però un inconveniente, è necessario avere qualcosa che interessa al proprietario dell’oggetto che desidero. Per risolvere questo problema oggi è possibile sfruttare le potenzialità della rete, proprio per questo nasce BarattaLo”.

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