Il "governo" di Internet

Internet sarà un po' meno americano

Le organizzazioni che gestiscono la rete mettono in discussione il ruolo dell governo Usa nella gestione della rete

13 Ott 2013 - 12:25
 © Ap/Lapresse

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Tutti uniti per chiedere agli Stati Uniti di fare un passo indietro. L’ICANN e lo IANA, le associazioni che hanno il compito di assegnare gli IP, l’internet Architecture board, il World Wide Web forum, l’Internet Society ed altri siti regionali chiedono al governo statunitense di rinunciare al suo ruolo di predominanza all’interno della Governance del web, condividendo i compiti con gli altri Stati.

“Dobbiamo accelerare il processo di globalizzazione dell’ICANN e dello IANA” si legge in un comunicato diffuso da tutte le maggiori organizzazioni di internet a Montevideo, “è necessario andare verso un modello che includa tutti i partecipanti e i governi in modo più equo”. Sotto accusa il patto tra ICANN e governo statunitense che prevede dei resoconti periodici dell’agenzia per gli Usa.

Nonostante la governance della rete sia stata riformata negli anni scorsi. Il governo statunitense mantiene un ruolo molto importante nella gestione del web. Ad esempio, tutti i server della DNS root zone, che sono fondamentali per il funzionamento di Internet, possono essere cambiati soltanto su richiesta statunitense.

Dietro la proposta di porre fine alla posizione privilegiata del governo americano nella governance di internet c’è lo scandalo datagate. Diversi Stati ritengono che questo abbia dimostrato la necessità di riformare il sistema per impedire che il governo Usa possa esercitare un’influenza sulle agenzie che gestiscono la rete, accedendo con facilità ai dati degli utenti.

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