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Lost, i sopravvissuti siamo noi

Col videogame anche un nuovo superstite

01 Mar 2008 - 15:44

Lost è sicuramente una delle serie televisive più interessanti degli ultimi anni, capace, partendo dal banalissimo e ritrito presupposto di un gruppo di sopravvissuti in un'isola apparentemente deserta, di ricreare i fasti di altre serial televisivi come Twin Peaks. Giunta alla quarta serie, in corso di programmazione negli Stati Uniti, sono veramente tante le domande che l'affezionato pubblico si pone. Molte di più delle scarse risposte che in questi quattro anni sono arrivate. Ma le vicende di Jack, Locke, Kate e compagnia non possono non appassionare, al punto da chiedersi: "Ma se io fossi lì con loro?". Proprio da questo presupposto nasce Lost: Via Domus, il videogioco ufficiale del telefilm, disponibile per pc e per le console di nuova generazione. Gioco che regala ai fan una visione delle prime due serie da un'angolazione totalmente diversa: quella di uno dei sopravvissuti non presente negli episodi originali. Nei panni di Elliot Maslow, infatti, occorre districarsi nella giungla, fisica e mentale, che vede intrappolati tutti i sopravvissutti del volo Oceanic 815. Questo per ritrovare "la via di casa", come suggerisce anche il titolo.

Ideato e architettato proprio come una stagione del serial, con tanto di 8 episodi che si susseguono con il riassunto delle puntate precedenti, Lost è un prodotto decisamente indirizzato agli amanti del telefilm. Questo fondamentalmente per due ragioni: da una parte, l'ottima ricostruzione, anche grafica, dei luoghi cari a chi ha seguito l'evolversi delle vicende e vorrebbe osservare più da vicino i posti più affascintanti, ma anche pericoli come la botola o il fumo nero. Per non parlare di buona parte dei protagonisti, le cui controparti digitali sono quasi tutte di ottima fattura e fanno sentire "a casa" il giocatore.

Il secondo motivo per cui Lost è un prodotto per appassionati del telefilm e meno di videogiochi, nasce dal fatto che da un punto di vista ludico le cose da fare non è che siano tantissime. Quelle che ci sono, sono tutte piuttosto semplici e scontate, tanto che l'avventura può essere portata a compimento in una manciata di ore, tra le tre e le cinque, in base alla vostra abilità con alcuni minigiochi piuttosto intriganti e, soprattutto verso la fine, complessi.

Questo, però, non vuol dire che Lost: via domus sia un brutto prodotto. Tutto è curato nei minimi dettagli, molto più che in analoghe produzioni dove il nome della pellicola o del serial è un facile specchietto per le allodole per costruire un gioco raffazzonato e senza mordente. A dimostrazione del lavoro, l'ottima realizzazione , ad esempio, dei flashback che ricostruiscono la storia del protagonista, fino all'inevitabile finale, con tanto di colpo di scena davvero elettrizzante e in pieno stile con la serie. Chi pensa, però, di ottenere qualche rivelazione sui segreti dell'isola, resterà deluso. Anche se i più attenti non mancheranno di osservare carpire segreti importanti, comprese una paio di notizie che servono ad alimentare alcune teorie sull'isola piuttosto che altre. Da notare anche il prezzo, piuttosto ridotto soprattutto nella versione pc, adeguato alla lunghezza del gioco. Insomma, per gli appassionati, un bel dilemma: un cofanetto con le puntate già viste o una puntata nuova da vivere in prima persona? Ai "lostiani" l'ardua sentenza.

LOST: VIA DOMUS
Piattaforma: pc, Xbox 360, Ps3
Genere: avventura
Prezzo: 19 euro la versione Pc, 49 euro per console

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