Boom di Bluesky, come funziona il social anti-Musk

Parafrasando il grande Rino Gaetano, potremmo dire: "Il social è sempre più Bluesky". Stiamo parlando della piattaforma che nelle ultime ore ha fatto registrare un boom di registrazioni. Un milione di utenti, precisamente, hanno deciso di "migrare" nella settimana successiva dalle elezioni americane. Lasciando così X, il social di cui Elon Musk - finanziatore della campagna elettorale e prossimo membro dell’amministrazione del neo presidente Donald Trump - è proprietario.

 Ironia della sorte, Bluesky è stato creato nel 2019 proprio all'interno di Twitter, quando il network era guidato dal suo co-fondatore Jack Dorsey. Dopo l'acquisizione di Twitter da parte di Musk, Bluesky si è reso indipendente nel 2021. Attualmente, Bluesky è gestita da Bluesky Social, PBC, una società indipendente che sviluppa e promuove la piattaforma. Non è ancora chiaro se possa davvero rappresentare un competitor di X ma certamente i numeri recenti rappresentano più che un semplice indizio. A oggi, infatti, conta quasi 18 milioni di iscritti.

 Il cuore di BlueSky è la decentralizzazione. A differenza di X o Threads, che sono centralizzate sotto il controllo di un'unica entità, BlueSky è costruito sul protocollo AT, un sistema open-source che consente l'interoperabilità tra diverse app social. In questo modo gli utenti possono condividere post con altre reti che utilizzano il medesimo protocollo, garantendo una maggiore libertà di espressione e un maggior controllo dei propri dati personali.