A LAS VEGAS

Ces 2017, l'internet delle cose

di Alberto Barachini
06 Gen 2017 - 10:45

"Future is now" è scritto ovunque, e in effetti qui a Las Vegas la sensazione è di essere sospesi tra il presente e i sogni digitali più impensabili e assurdi. Il Ces 2017, la cinquantesima edizione del Consumer Electronic show, la fiera high-tech che ha presentato al mondo il primo videoregistratore, i primi cellulari e la Xbox di Microsoft, porta quest’anno in Nevada 50 mila professionisti del settore da 150 Paesi ed espositori da 57 nazioni.

Ci sono praticamente tutti i giganti della tecnologia mondiale per presentare la loro idea di innovazione. Superando le file infinite di Slot Machines dei Casinò, si viene proiettati nel cosiddetto IoT, l’Internet of Things, prodotti e progetti che nascono pensati per essere connessi. Nelle presentazioni si combatte ovviamente la guerra delle Tv di ultima generazione, curve come quelle di Samsung (che ha lanciato anche i monitor curvi per i pc) e quelle ultrasottili (2mm.) di Lg.

Una battaglia ancora più serrata è quella degli smartphone (anche se il Ces non è la fiera preferita per il lancio dei nuovi modelli) con le case cinesi molto agguerrite e in particolare la Honor, leader nel mercato asiatico, che ha presentato qui il nuovo 6X (doppia fotocamera, design accattivante, riconoscimento sulla scocca posteriore dell’impronta digitale) che dovrebbe aggredire il mercato dei modelli sotto i 300 euro. Un segmento chiave, quello di fascia media, nel quale sviluppa i suoi prodotti anche la cinese Zte. L’azienda quarta nelle vendite in America, lancia dal Cies 2017, un modello l’Hawkeye pensato direttamente da un gruppo di utenti selezionati ( e che dovrebbe essere promosso a 199$ su kickstarter) e il nuovo Blade V8 Pro sul mercato dal 18 gennaio (229,98$). 

Tra le novità più interessanti molte riguardano la sicurezza stradale e in particolare il mondo del motociclismo: Cosmo è un dispositivo da applicare al casco che, come uno stop, avverte delle frenate, mentre la francese IneMotion presenta un gilet sottogiacca con airbag per motociclisti, già testato da alcuni piloti del MotoGp, e che potrebbe presto essere a disposizione di tutti. Grande spazio alla domotica con gli modelli di lavatrici e di frigo collegati al web (presentati dalle coreane Samsung e Lg) che si comandano con la voce, scattano foto e le inviano al cellulare per consigliare di fare la spesa, suggeriscono ricette e avvertono se qualche cibo sta scadendo oppure lo ordinano su Amazon.

Ma ci vuole molta più fantasia per immaginare, come hanno fatto alcuni espositori al Ces, letti intelligenti che registrano il nostro sonno, spazzole per capelli e specchi collegati ad applicazioni internet, che consigliano acconciatura e trucco adatti per la giornata. Dall’Internet delle cose all’internet di tutte le cose. La domanda resta sempre la stessa, ne abbiamo davvero bisogno? Difficile dirlo, ma di certo questi prodotti entreranno comunque nelle nostre case, che lo vogliamo o no, perché sarà il mercato a scegliere per noi. Allora forse conviene trattare il futuro, come Giulio Cesare trattava il nemico: “se non puoi batterlo, fattelo amico”.

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