La tecnologia è stata in grado di riprogrammare le cellule della pelle in cellule nervose che sono state poi iniettate in topi colpiti da ictus per aiutarli a recuperare
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Un “tocco” hi-tech per ringiovanire le cellule invecchiate per l'avanzare degli anni e riparare ferite, restituendo loro la funzionalità perduta. Attraverso uno studio, decritto su 'Nature Nanotechnology, i ricercatori dell'Ohio State University Wexner Medical Center e del College of Engineering dell'Ohio State hanno sviluppato una nuova tecnologia chiamata Tnt (Nanotransfection Tissue), un chip capace di generare qualsiasi tipo di cellula all'interno del corpo del paziente. Il successo di circa il 98% dei test fatti in topi e maiali è così incoraggiante che i ricercatori ritengono di poter passare alla sperimentazione sull'uomo già entro il 2018.
La tecnologia, grande come una tessera dello Scarabeo, secondo gli scienziati può essere utilizzata per riparare le ferite o ripristinare la funzione di un tessuto invecchiato, dagli organi alle cellule nervose. I ricercatori hanno studiato topi e maiali: durante le sperimentazioni sono stati in grado di riprogrammare le cellule della pelle per farle diventare cellule vascolari in gambe ferite e con un ridotto afflusso di sangue. Entro una settimana vasi sanguigni attivi sono comparsi nell'arto, e nella seconda settimana la gamba era stata salvata. In test di laboratorio inoltre questa tecnologia si è dimostrata in grado di riprogrammare le cellule della pelle in un corpo vivente in cellule nervose, che sono state iniettate poi in topi colpiti da ictus per aiutarli a recuperare.
“Utilizzando la nostra tecnologia a nanochip, gli organi feriti o compromessi possono essere sostituiti. Abbiamo dimostrato che la pelle è un terreno fertile, su cui possiamo far crescere gli elementi di qualsiasi organo in fase di declino. Con questa tecnologia possiamo convertire le cellule della pelle in elementi di qualsiasi organo in un solo colpo. Questo processo richiede solo meno di un secondo e non è invasivo, e poi hai finito. Il chip non rimane con te, ma inizia la riprogrammazione della cellula. La nostra tecnologia mantiene le cellule nel corpo sotto sorveglianza immunitaria, quindi non è necessaria l'immunosoppressione", ha spiegato Chandan Sen, direttore del Centro per la medicina rigenerativa e le terapie cellulari dell'Ohio State.
La tecnologia Tnt ha due componenti principali: un chip basato sulle nanotecnologie e progettato per trasportare carichi speciali alle cellule adulte. Poi c'è lo specifico carico biologico necessario per la conversione delle cellule. Un pacchetto che trasforma una cellula adulta da un tipo all'altro. Il carico viene consegnato con una piccola carica elettrica, appena percepita dal paziente.