Dopo Genova e Trento, a Milano la tappa finale del festival della divulgazione scientifica
Iperconnesso e con una tecnologia sempre più interattiva, sensibile alla sostenibilità e attento all’ambiente, aperto allo Spazio e pronto a esplorare le nuove frontiere della genetica. Ecco come sarà il mondo tra dieci anni, nel ritratto che è stato completato nell’ultima tappa del Focus Live, il festival della divulgazione scientifica del magazine Focus che dopo aver toccato Genova e Trento si è chiuso al Museo Nazionale della Scienza e della Tecnologia di Milano.
“Tutto ruota intorno a come noi vogliamo vivere nel 2029 - spiega a Tgcom24 Jacopo Loredan, l’organizzatore del Focus Live - cioè a come decidiamo di utilizzare il progresso tecnologico e le conoscenze scientifiche per disegnare una vita e un pianeta a misura d’uomo e degli altri esseri viventi. Ecco la vera sfida che dobbiamo affrontare nei prossimi anni”.
Davanti a migliaia di persone e a una vera e propria invasione di studenti, per quattro giorni si sono confrontati sul palco scienziati ed esperti delle varie discipline, insieme ad alcuni dei personaggi più noti al grande pubblico. Da Umberto Guidoni a Carlo Cottarelli, Massimo Polidoro, Stefano Mancuso, Selvaggia Lucarelli, Sofia Viscardi e Saverio Raimondo. Un mix di eccellenze e competenze necessario, perché, sottolinea Loredan, “è impossibile fare un percorso di progresso senza rompere le barriere tra le varie specialità”.
Tra installazioni futuristiche ed esperimenti scientifici, è stato possibile per esempio “passeggiare” su Marte con visori 3D in assenza di gravità, o provare la sensazione di sopravvivere nell’acqua alta. C’è chi ha scoperto il suo alter ego virtuale e si è creato un perfetto avatar per interagire con il mondo digitale, per esempio provando abiti direttamente online, e chi non ha resistito all'occasione di provare un sorso di acqua all'idrogeno.
Grande attenzione alla salute, alla medicina e alla genetica, con il viaggio immersivo dell'Osservatorio Terapie Avanzate alla scoperta delle cure del futuro, o con “Da Vinci”, il robot capace di sbucciare con precisione un acino d’uva e poi ricucirne la buccia perfettamente, pronto a rivoluzionare il mondo della chirurgia.