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La primo giornata ha visto esperti, istituzioni e protagonisti del settore analizzare le sfide e le opportunità legate all’innovazione tecnologica nella produzione alimentare e nella ristorazione
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Si è conclusa con grande partecipazione e un vivace dibattito la prima giornata di Futura 2025, l’evento che pone al centro dell’attenzione il futuro dell’enogastronomia italiana attraverso il tema “Tecnologia e intelligenza artificiale. Tra suggestione e realtà”. La giornata ha visto un susseguirsi di incontri, confronti e momenti di alta formazione, che hanno coinvolto esperti, istituzioni e protagonisti del settore in un’analisi approfondita delle sfide e delle opportunità legate all’innovazione tecnologica nell’ambito della produzione alimentare e della ristorazione.
Alle ore 16.00 ha preso il via il Convegno presso l’Auditorium Testori di Palazzo Lombardia, introdotto dai saluti istituzionali dell’Assessore all’Agricoltura della Regione Lombardia Alessandro Beduschi e del Presidente dell’Associazione Italiana Ambasciatori del Gusto, Alessandro Gilmozzi che ha esordito valorizzando il tema del confronto e della rete: “L’innovazione e la tecnologia portano con sé opportunità e sfide che dobbiamo affrontare con consapevolezza e spirito critico. Vogliamo creare un confronto tra professionisti per costruire un futuro fatto di avanguardia, ma rispettoso delle nostre radici culturali”. I loro interventi hanno sottolineato il ruolo strategico della Lombardia come polo d’eccellenza per l’innovazione enogastronomica, evidenziando la necessità di un dialogo costante tra tradizione e innovazione per garantire un futuro sostenibile al settore.
Il primo confronto della giornata, “Tecnologia e innovazione: la filiera integrata”, moderato da Francesca Romana Barberini, ha offerto un quadro dettagliato su come l’Intelligenza Artificiale stia ridefinendo la produzione, la distribuzione e la ristorazione. A confrontarsi su questo tema sono stati l’Onorevole Mirco Carloni, presidente della Commissione Agricoltura alla Camera dei Deputati, che ha analizzato il ruolo delle istituzioni nella regolamentazione dell’innovazione; Umberto Callegari, esperto di digital transformation e CEO di Terre d’Oltrepò S.p.A., che ha illustrato scenari futuri per la digitalizzazione del settore: “Più che avere paura della tecnologia, bisogna imparare ad usarla bene”; Stefano Bolis di Banco BPM, che ha offerto un punto di vista finanziario sulle sfide e opportunità legate alla digitalizzazione della filiera agroalimentare. A dare un contributo dal mondo della ristorazione sono stati gli chef Alberto Gipponi e Christian Mandura, che hanno raccontato come la tecnologia stia influenzando il loro lavoro in cucina, aprendo nuove possibilità creative ma anche sollevando interrogativi sul rispetto dell’identità gastronomica.
Il secondo confronto, “L’evoluzione del gusto tra sostenibilità e identità culinaria”, moderato da Paolo Marchi, ha approfondito uno dei temi più dibattuti nel panorama enogastronomico contemporaneo: come coniugare innovazione e tradizione senza compromettere la qualità e l’autenticità della cucina italiana? Alessandro Beduschi, Assessore all’Agricoltura della Regione Lombardia, ha aperto la discussione illustrando le strategie regionali per favorire una produzione alimentare innovativa e sostenibile. Vincenzo Tanania di PwC ha poi analizzato le implicazioni economiche e di mercato delle nuove tecnologie applicate alla ristorazione: “Alla base dell’AI ci siamo sempre noi e ognuno di noi ha un ruolo in questa filiera”. A offrire una prospettiva scientifica è stato Davide Cassi, docente di Fisica della Materia all’Università di Parma, noto per le sue ricerche nel campo della gastronomia molecolare, mentre il mondo della cucina è stato rappresentato da due ambasciatori del gusto di rilievo, Andrea Berton e Andrea Aprea, che hanno condiviso esperienze e riflessioni su come l’IA possa essere una risorsa per la sperimentazione, senza però snaturare il concetto di cucina d’autore: “Quello che possiamo fare adesso è usare l’AI come consigliera, su cose che abbiamo la facoltà di controllare” (Davide Cassi).
L’entusiasmo e la partecipazione attiva del pubblico hanno confermato il successo di questa prima giornata, che ha gettato le basi per i prossimi appuntamenti di Futura 2025. Nelle prossime giornate, l’evento continuerà a esplorare le molteplici interconnessioni tra tecnologia ed enogastronomia, offrendo nuove occasioni di confronto tra esperti e professionisti del settore.