La novità in programma: un convegno della Fondazione vaticana Giovanni Paolo II nella capitale portoghese potrà esser seguito anche attraverso l'universo virtuale
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Dal 1° al 6 agosto a Lisbona la Giornata Mondiale della Gioventù con una novità : per la prima volta, in occasione del Convegno Internazionale sulla Cura del Creato, dal tema "L'impegno dei giovani per l'ecologia integrale. Stili di vita per una nuova umanità ", che si terrà il 31 luglio presso l'Universidade Catolica Potuguesa, verrà utilizzata la tecnologia del metaverso per dare l'opportunità a chi non potrà essere fisicamente presente di partecipare all'incontro.
La start-up Metamouth ha, dunque, sviluppato la tecnologia messa a servizio della Fondazione Giovanni Paolo II per la Gioventù, che consentirà, da un lato ai giovani che non possono essere presenti di partecipare, dall'altro a chi sarà a Lisbona di vivere una nuova esperienza immersiva di confronto e dialogo, come spiega Francesco Di Marzio, fondatore della start-up.
"Utilizzeremo la piattaforma del metaverso come ambiente di unione con finalità inclusiva che permetterà di partecipare all'incontro anche a persone che, per varie ragioni, non potranno essere a Lisbona nei prossimi giorni, ma anche per permettere una fruizione diversa da parte di chi, comunque, sarà presente all'incontro. Un modo per far comprendere come la tecnologia del metaverso possa essere utilizzata in modo cristiano e a servizio del prossimo", sottolinea Di Marzio.
La piattaforma del metaverso diventa, quindi, luogo di unione e di inclusività al servizio dei giovani che parteciperanno alla Giornata Mondiale della Gioventù che vedrà la presenza anche di papa Francesco.
Il presidente della Fondazione vaticana Giovanni Paolo II per la Gioventù, Daniele Bruno, ha avuto modo di precisare che "l'obiettivo dello scambio di idee è quello di articolare insieme una riflessione sugli stili di vita già adottati ma, soprattutto, su stili nuovi ancora da adottare per affrontare preparati la sfida culturale, spirituale ed educativa che aspetta le nuove e le future generazioni, per una nuova umanità che guardi alla Terra non come a una risorsa da sfruttare, ma come a un dono di Dio all’umanità".
Per la prima volta verrà utilizzata la nuova tecnologia per dare la possibilità a chi non potrà esser presente di poter partecipare a distanza e dare il proprio contributo, vivendo l’esperienza del metaverso che ha molto incuriosito i vertici della Santa Sede. Saranno soprattutto giovani universitari delegati delle Conferenze episcopali, di movimenti e associazioni internazionali e di Università cattoliche, a partecipare anche attraverso alcuni spazi “abitati” da esperienze virtuali: la tecnologia messa al servizio del Vaticano è stata sviluppata dalla start-up Metamouth.
"Il nostro è un metaverso agnostico di proprietà, - aggiunge Francesco Di Marzio, fondatore della start-up, - un luogo libero dal controllo dei grandi gruppi aziendali del digitale, sicuro e sinodale messo a disposizione della Fondazione Giovanni Paolo II senza scopo di lucro. Un dono per i giovani che farà sì che la Chiesa diventi innovatrice nel tema della tecnologia, mettendola al servizio degli altri".
"Grazie alla Metamouth - conclude Di Marzio - verrà utilizzata la piattaforma del metaverso come ambiente di unione con finalità inclusiva che permetterà di partecipare all’incontro anche a persone che, per varie ragioni, ad esempio perché disabili, non potranno essere a Lisbona, con le modalità tecniche che sono in via di finalizzazione, ma anche per permettere una fruizione diversa da parte di chi, comunque, sarà presente quel giorno all’incontro. Un modo per far comprendere come la tecnologia del metaverso possa essere utilizzata in modo cristiano e a servizio del prossimo”.