Migliaia di operatori a sorvegliare il rispetto delle nuove linee guida: più in alto nel ranking i contenuti originali, attendibili, approfonditi e professionali
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La battaglia di Google alle fake news e all'informazione approssimativa continua. Questa volta la società di Mountain View scende in campo con un cambio dell’algoritmo di Google Search e il reclutamento di 10mila operatori esperti impegnati nella sua supervisione. In particolare per quanto riguarda i siti di notizie, il colosso digitale vuole posizionare più alto nel ranking i contenuti originali, attendibili e approfonditi. Più stretti anche i controlli sull'autorevolezza e le competenze specifiche degli autori.
Più spazio alla qualità dei contenuti - Fino ad ora, Google posizionava in alto nel ranking le versioni più complete di una notizia e le ultime in termini cronologici. Con il nuovo algoritmo, saranno in evidenza- rimanendoci anche più a lungo- i contenuti originali, ovvero quelli da cui sono partiti uno scandalo o un'inchiesta e che, al momento della pubblicazione, hanno fornito un'informazione che sarebbe rimasta altrimenti ignota. Saranno valorizzati anche i contenuti più approfonditi, che richiedono molto in termini di tempo, impegno e risorse da parte di chi li pubblica. Ovviamente, non mancherà il controllo qualità: le 10mila nuove reclute di Google, esperti in vari ambiti, valuteranno l’attendibilità dei contenuti e “addestreranno” il motore di ricerca a centrare gli obiettivi delle nuove linee guida. Inoltre, gli standard non saranno applicati soltanto sui contenuti testuali, ma anche su quelli artistici, come video, immagini e fotografie, di cui saranno valutati l’abilità, il talento e il tempo impiegati per la loro realizzazione.
L’autorevolezza degli autori dei contenuti sarà fondamentale - Il nuovo algoritmo, terrà in considerazione il contenuto, ma anche l’autore. Le pagine più sottoposte a stretti controlli saranno le YMYL, ovvero quelle che possono avere maggiori effetti su sicurezza, salute e stabilità finanziaria degli utenti. Gli operatori Google controlleranno qualifiche e reputazione dei creatori di contenuti. Sotto particolare osservazione, i siti di consigli medici. Sempre in materia di autorevolezza, per quanto riguarda i riconoscimenti in ambito giornalistico, Google non riconoscerà più solo il Premio Pulitzer come prova di qualità. L’opinione pubblica ritiene infatti che lo storico premio sia esclusivamente appannaggio della stampa liberale e la società di Mountain View vorrebbe essere considerata politicamente neutra.
Google controllerà anche le scelte lessicali - Il lessico usato nei siti online non sarò certo in secondo piano nella valutazione di qualità Google. Per ridurre i fenomeni di odio e discriminazione di vario tipo in rete, il colosso digitale darà più spazio a chi userà termini politicamente corretti, come, ad esempio, “origine etnica” invece di “etnia” e “genere o identità di genere” al posto di “genere.