Ricercatori Usa stanno studiando fili per circuiti elettronici mai visti, con l'obiettivo di creare strumenti tecnologici flessibili e da arrotolare
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Appena tre atomi di spessore, per collegare i transistor nei circuiti integrati con una larghezza di un millesimo rispetto a quelli odierni. I ricercatori dell'università Vanderbilt di Nashville stanno studiando questo genere di cavo, che diventerebbe il più sottile del mondo, per creare strumenti tecnologici visti finora solo nella fantascienza. Tablet e televisori flessibili potrebbero non essere un'utopia.
Tre millimetri di "spessore" - I cavi più piccoli mai realizzati sarebbero spessi, si fa per dire, solo tre atomi. I ricercatori del Tennessee hanno creato i fili elettrici grazie ad un microscopio elettronico a scansione e al suo fascio di elettroni. Si parla di operazioni su una scala nanometrica, per la creazione di circuiti formati da monostrati atomici, ovvero la forma più sottile possibile per un oggetto solido. Se gli studi andassero a buon fine, ci troveremmo tra le mani cavi elettrici di una larghezza infinitesimale rispetto a quelli di oggi.
Schermi flessibili - I ricercatori, che hanno pubblicato i loro risultati sulla rivista Nature Nanotechnology, spiegano che fili del genere potrebbero aprire nuovi orizzonti per quanto riguarda gli strumenti tecnologici. Su tutti, tablet e televisori, che diventerebbero flessibili e arrotolabili. "E' troppo presto per prevedere quali tipi di applicazione si possono produrre, ma se si lascia andare la fantasia, si possono immaginare tablet e schermi televisivi così sottili da essere arrotolati prima di riporli in tasca o in piccole borse", dicono da Nashville.