E' la prima volta che una macchina vince in un gioco "complesso", in cui non e' possibile prevedere tutte le possibili mosse degli avversari
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Altro che freddi circuiti, ora il computer, sempre più "umanizzato", è in grado di bluffare e battere l'uomo in una partita a poker. Già nel 1996 un potente calcolatore aveva sconfitto il campione di scacchi russo Garri Kasparov, ma questa è la prima volta che una macchina supera l'uomo in un gioco "complesso", in cui non e' possibile prevedere tutte le possibili mosse degli avversari. Merito del programma ideato dal gruppo di ricerca guidato da Michael Bowling, dell'università canadese dell'Alberta.
La scelta del gioco per testare il super programma è caduta sul poker, perché si tratta di un gioco che i matematici definiscono "imperfetto", nel quale, cioè, gli sfidanti conoscono le regole ma il cui esito, diversamente dagli scacchi, è influenzato da numerose incognite. Una delle variabili più importanti è costituita dal bluff: i giocatori non sanno quali carte abbiano in mano gli avversari e possono fingere di poter fare punti che in realtà non possono fare.
Per questo motivo il poker è sempre stato considerato un gioco per "umani", impossibile da padroneggiare per i freddi computer. Tuttavia, i ricercatori sembrano aver trovato la soluzione per dotare i calcolatori della strategia perfetta per vincere le partite a colpo sicuro. Il nuovo programma risulta di fatto più forte di qualsiasi giocatore umano, anche se per ora è limitato solo al Texas Hold'em con due giocatori e con un limite prefissato di rilanci.
L'esperimento, pubblicato sulla rivista Science, è un passo importante per analizzare e comprendere la dinamica di fenomeni estremamente complessi ed è applicabile ai molti problemi reali a "informazione imperfetta", come quelli legati alle interazioni sociali: dalle scelte politiche fino alla sicurezza informatica.