sfida all'ultimo banner

Il "New York Times" dichiara guerra agli ad blockers

I banner pubblicitari sono la fonte di sostentamento dell'editoria. Per questo lo storico quotidiano sta chiedendo esplicitamente ai propri lettori di tollerare gli spot

20 Apr 2016 - 13:25

Il New York Times restituisce pan per focaccia agli ad blockers, i software che fermano il caricamento degli annunci pubblicitari durante la navigazione web. Lo storico quotidiano statunitense ha deciso infatti, di inviare un avviso molto chiaro: quando un utente visiterà un sito disponendo di un anti spot attivo, visualizzerà il messaggio “Non possiamo andare avanti così. Ti preghiamo di disabilitare il tuo ad blocker”. Per chi invece volesse continuare a navigare senza fastidiosi banner resta l'opzione dell'abbonamento.

"Si tratta di test sperimentali" ha detto Eileen Murphy, un portavoce del New York Times a BuzzFeed News. "Al momento stiamo semplicemente testando varie opzioni e incoraggiando i lettori del Times a inserire il nostro sito nell'elenco dei siti ammessi dagli ad blocking".

Sì, perché un'altra alternativa che gli utenti web possono prendere in considerazione è proprio quella di mantenere sul proprio browser un programmino che blocchi i banner, ma abbassando la soglia di tolleranza del plug-in in modo tale che alcuni siti siano autorizzati al caricamento integrale. In questo modo, in una giornata tipo sull'homepage del New York Times si potranno visualizzare circa 15/20 banner e assicurare alla redazione introiti pubblicitari sufficienti alla produzione delle news.

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