Lo smartwatch come un "grande fratello" grazie ad un algoritmo

Un algoritmo può trasformare uno smartwatch in un “grande fratello” in grado di capire, in ogni momento, che cosa si sta facendo, distinguendo se si corre o si fa esercizi, ma anche se ci si lava i denti o si stanno tagliando le verdure. A metterlo a punto e presentarlo all'International Symposium on Wearable Computers è stato un team dell'università del Sussex.

L'algoritmo è “addestrato” a riconoscere tutti i movimenti ripetitivi, anche quelli fatti da seduti, e per ora è in grado di capire di che azione si tratta con il 76% di accuratezza, che i ricercatori sperano di portare al 90% in breve tempo. Il nuovo orologio intelligente non si basa sulla programmazione a priori: il software è in grado di conoscere nuovi modelli comportamentali e di identificare episodi consecutivi di attività: in pratica una passeggiata interrotta da due brevi fermate sarebbe interpretata come tre percorsi separati, il nuovo sistema capirebbe che in realtà si sta facendo una passeggiata, riprendendo dopo ogni breve pausa. Il dispositivo utilizzerà gli ingressi dei sensori dell'accelerometro e aggiungerà un elemento temporale vitale. "I sistemi attuali di riconoscimento dell'attività - spiega Hristijan Gjoresk, uno degli ideatori - sono limitati ad un set predefinito di azioni, mentre naturalmente le attività umane cambiano con il tempo. Questo sistema - continuano gli ideatori - permetterà di tracciare un ritratto più accurato delle attività umane, con infinite applicazioni nel campo della salute e della ricerca comportamentale".

Tra le possibili applicazioni pratiche c'è anche un utilizzo per le persone con problemi di memoria, con lo smartwatch che puó ricordare ad esempio a chi ha caricato la lavatrice di svuotarla; il dispositivo potrà essere impiegato per promuovere stili di vita sani, nell’assistenza sanitaria, nella riabilitazioni dopo l' infortunio, e anche per analizzare il comportamento dei consumatori e monitorare le prestazioni dei lavoratori delle fabbriche.