La società di Mark Zuckerberg si adegua al Digital Markets Act. Ecco cosa cambia per gli utenti europei
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Meta si adegua al Digital Markets Act (Dma) dell’Unione europea, il pacchetto di regole comunitarie sul web annunciato nel 2022. La società fondata da Mark Zuckerberg offrirà agli utenti di Instagram e Facebook nell'Unione europea la possibilità di scegliere se condividere o meno le proprie informazioni tra queste piattaforme. Nelle prossime settimane, essi riceveranno notifiche che li informano del cambiamento. Lo rende noto Meta sul suo blog.
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"Ci impegniamo a continuare a lavorare duramente per garantire che i prodotti Meta nell'Ue siano conformi al Dma e offrano valore alle persone: abbiamo riunito un ampio team composto da dipendenti senior provenienti da tutto il mondo e da tutta la nostra famiglia di app per raggiungerlo", scrive Tim Lamb, direttore della concorrenza e della regolamentazione di Meta.
Gli iscritti a Facebook potranno scegliere se collegare o meno il proprio account a quello di Messenger o se avere piuttosto due profili separati. Meta ha aggiunto che gli utenti di Instagram e Facebook che hanno collegato entrambi gli account possono scegliere di gestirli separatamente e di non condividere più le informazioni tra i due account. Gli utenti avranno la stessa possibilità i tra i propri account Facebook e i servizi di Gaming e Marketplace della piattaforma.
La Commissione Europea ha scelto Alphabet, Amazon, Apple, Meta, Microsoft e ByteDance come le sei big tech con maggior impatto sull'economia. Ognuna di esse dovrà rispettare il Digital Markets Act, il regolamento risalente al primo novembre 2022, che prevede diverse prescrizioni per le società che hanno più potere sul mercato digitale.
La normativa di Bruxelles vieta l'utilizzo dei dati raccolti tramite terze parti per offrire pubblicità, lo stesso vale per l’utilizzo di dati personali forniti dall'utente per l'iscrizione automatica a servizi non richiesti. Altri principi imposti alle aziende impediscono la pre-installazione sui dispositivi di alcune applicazioni, di imporre un solo metodo di pagamento o di promuovere i propri prodotti.
Considerando la forte influenza sul mercato, la Commissione Europea ha deciso di nominare "gatekeeper" le sei principali società che gestiscono il potere economico sul web al fine di garantire il mercato libero. Secondo l'ente di Bruxelles, tali aziende devono avere un fatturato in Europa di almeno 7,5 miliardi di euro all'anno o un valore di mercato di almeno 75 miliardi con operazioni in almeno tre paesi membri. Inoltre devono avere avuto negli ultimi tre anni un minimo di 45 milioni di utenti attivi al mese, con oltre 10.000 account business.