Il nuovo social, che combina incontri tra sculture e installazioni, arriva in Italia passando per il Madre di Napoli e il Museo del Novecento
Trovare l'anima gemella davanti a un quadro di Picasso o a una installazione contemporanea di Damien Hirst: non è la trama di un film romantico ma è l'obiettivo che ha spinto tre ragazzi a creare Muzing, l'app che permette di combinare un appuntamento per visitare insieme un museo. Già ribattezzato in rete come "il Tinder della cultura", l'app sbarca anche in Italia includendo nel catalogo il museo d'arte contemporanea Madre di Napoli, il Museo del Novecento di Milano, oltre alla Fondazione Prada, il Museo Valsecchi e il Pirelli Hangar Bicocca, sempre nel capoluogo meneghino.
"Amanti e amanti dell'arte uniti" - "Lovers end art lovers united" è lo slogan dell'app, sviluppata dal'azienda francese Culturaliv. Muzing è un app gratuita per dispositivi iOs e Android e il suo obiettivo, come spiegato dagli stessi creatori, "è di creare un valore socio-culturale dell'arte partendo dalle persone che amano frequentare i musei". Nelle principali capitali del mondo Muzing è già molto utilizzata: in Italia promette una vera e propria rivoluzione, grazie anche al grande numero di bellezze artistiche che il nostro Paese mette a disposizione.
Come funziona l'app - Per prepararsi a un viaggio fatto di cultura e (forse) di amore, bastano pochi passaggi: dopo aver inserito i propri dati personali, l'utente deve specificare se è alla ricerca di un amico o di un appuntamento, il sesso e l'età dell'incontro desiderato e una breve descrizione di se stesso. Poi si avrà accesso alle due principali schermate dell'app: in una ci verranno proposti i profili corrispondenti alle nostre esigenze, che potremmo scorrere a destra o sinistra (come già succede per Tinder); nell'altra, grazie alla funzione "near me", sarà possibile selezionare un evento in base alla nostra localizzazione geografica. Per i più fiduciosi, all'interno delle app troviamo un apposita casella per condividere cibo e un drink "nel caso in cui fossi affamato".
© muzing