Presentato a Milano nel corso della manifestazione Security Summit il Rapporto Clusit 2015 sulla sicurezza informatica
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La sicurezza informatica non è più solo un problema per governi e istituzioni, colpiti dai grandi hacker, ma anche per i privati cittadini, nei confronti dei quali sono sempre più frequenti i furti di identità a opera di una ''manovalanza informatica'' assoldata dalle grandi organizzazioni criminali, anche tradizionali. Ce lo rivela Alessio Pennasilico, membro del comitato direttivo Clusit, nonché uno dei maggiori contributori al Rapporto.
Le piattaforme di Social Networking, si prestano benissimo agli attacchi per la loro tecnologia ''aperta'', così come il rischio è elevato anche per gli insospettabili sistemi Pos (quelli dei bancomat), che diventeranno sempre più oggetto di attacco da parte dei cyber criminali. In questo ambito sarà fondamentale il ruolo di prevenzione e controllo esercitato dagli istituti bancari. Nel contesto Mobile importantissimo l'apporto dei produttori di device mobili e gli sviluppatori delle applicazioni che dovranno puntare sempre più sull'aspetto della sicurezza.
In ambito domestico, gli attacchi sono possibili attraverso tutti gli elettrodomestici ''smart'', dalla televisione al frigorifero (non ancora molto diffuso in Italia). I cittadini non possono rendersi conto di essere vittima di una violazione del sistema. Ciò che bisogna fare è prevenirla, aggiunge Pennasilico, che ci propone tre consigli da seguire a casa nostra: ''Aggiornare periodicamente il sistema operativo, usare un antivirus e aggiornarlo, salvare sempre i propri dati su un' unità di backup''.