L'azienda di Cupertino ha annunciato l'accordo con OpenAI per portare ChatGpt sui suoi sistemi operativi, scatenando l'ira (e il possibile ban) di Musk
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Apple rompe gli indugi ed entra nella corsa dell'intelligenza artificiale. A quasi due anni dall'esplosione del fenomeno e dopo che i concorrenti hanno piazzato le loro pedine nel settore, la società di Cupertino lancia l'Apple Intelligence il cui acronomino per una mossa di marketing è proprio AI. E si allea con OpenAI per portare ChatGpt sui suoi sistemi operativi. Scatta la rabbia di Musk
"Ecco il nostro prossimo grande passo, la Apple Intelligence", annuncia Tim Cook alla conferenza degli sviluppatori che si è aperta a Cupertino. "L'Intelligenza artificiale - aggiunge - deve riflettere i nostri principi: essere potente, intuitiva, integrata ai nostri prodotti, calata nel contesto personale e costruita per mantenere la privacy".
Come ulteriore passo avanti, la società si allea con OpenAI, la casa madre di ChatGpt che ha iniziato la rivoluzione sull'IA e che ha alle spalle Microsoft. Richiamando così alla memoria un'inedita partnership del 1997 tra Steve Jobs e Bill Gates, che salvò la Mela. Il popolare chatbot sarà integrato sulle prossime versioni dei sistemi operativi per iPhone, iPad e Mac.
La nuova alleanza rischia di provocare uno scontro commerciale nel mondo della tecnologia. "Se Apple integra OpenAI a livello del sistema operativo OS allora i dispositivi di Apple saranno vietati nelle mie aziende. Questa è un'inaccettabile violazione di sicurezza", afferma Elon Musk dopo l'annuncio.
Ad avere un particolare risalto è il refresh di Siri, l'assistente digitale di Apple lanciato più di dieci anni fa che diventa più di un assistente vocale ma interagisce con l'utente, sulla scia di quanto già fatto da Google. Siri non sarà più solo un'interfaccia vocale ma una sorta di chatbot con cui fare conversazione e grazie all'intelligenza artificiale capirà il contesto e interagirà con altre App della società di Cupertino come ad esempio le mail e le mappe.
"È solo un primo sguardo a ciò che potremo fare con l'IA", afferma Apple. Con Apple Intelligence la società di Cupertino inserisce così funzionalità di intelligenza artificiale nei software che alimentano la sua gamma di dispositivi, dando una nuova veste ad App già usate e conosciute come i messaggi, le mail, le foto e le emoji per attrarre un pubblico più giovane.
Tra le altre novità presentate alla Conferenza degli sviluppatori arriva un importante aggiornamento di iOS 18, la prossima versione del software per iPhone, che consentirà agli utenti di personalizzare la schermata iniziale. Ci sarà anche l'App Passwords, una sorta di contenitore delle parole chiave dei dispositivi Apple. In Wallet, invece, è prevista la nuova funzionalità Tap to Cash che consente di inviare una somma di denaro avvicinando due iPhone. Completamente riprogettata, inoltre, l'App Foto.
Arriva anche un aggiornamento per il visore Vision Pro lanciato da Apple lo scorso anno solo negli Stati Uniti e che sarà disponibile in altri otto Paesi: dal 28 giugno in Cina, Singapore e Giappone e dal 12 luglio in Australia, Canada, Francia, Germania e Gran Bretagna.
Le novità di Apple sull'intelligenza artificiale arrivano a corroborare un settore in grande espansione: secondo stime di GrandViwResearch, il mercato globale dell'IA ha raggiunto un valore di oltre 196 miliardi di dollari, si prevede che aumenterà di oltre 13 volte nei prossimi sette anni.