Prima laurea italiana nel Metaverso, l'avatar si presenta in jeans
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Oltre all'avatar del neo-laureato Edoardo Di Pietro alla discussione hanno assistito una quarantina di identità digitali: parenti, amici, professori e la fidanzata dal Giappone
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Per la prima volta in Italia si è discussa una laurea all'interno del Metaverso. A tenerla, con votazione 109, è stato Edoardo Di Pietro, 25enne di Colle Val d'Elsa (Siena), iscritto al corso di studi magistrali in Comunicazione, Ict e Media dell'Università di Torino. "Festeggerò anche sul Metaverso - ha detto il 25enne -. Ho scelto questo percorso per la mia passione per la tecnologia e l'innovazione. Ho deciso di discutere la tesi non solo dal vivo ma anche attraverso il mio avatar per le persone a me care che non hanno potuto venire a causa delle restrizioni".
Edoardo si è presentato in completo blu e camicia azzurra. Il suo avatar... in jeans.
L’idea di laurearsi nel Metaverso gli era venuta già nell’inverno del 2020 quando, per festeggiare il Natale con i suoi colleghi lontani causa pandemia, organizzò una riunione virtuale negli spazi del gioco Minecraft.
E quel gioco è tornato alla ribalta. Appassionato di tecnologia e nuovi media, Di Pietro ha proposto al relatore, Michele Cornetto, una tesi dal titolo Tra presente e futuro: l'impatto del Metaverso sulla società. Analisi e applicazioni con il caso studio Tembo su Minecraft.
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Per rendersi riconoscibile nel Metaverso, lo studente ha creato un personaggio con capelli rossi e ricci proprio come i suoi. "Quando sei il primo a fare una cosa, sei il precursore di tutto ciò che verrà dopo di te. Quindi hai delle responsabilità enormi. Insomma: diventi uno standard del futuro", ha detto Edoardo Di Pietro senza nascondere l'orgoglio per il traguardo raggiunto.
Accanto alla sua personificazione digitale, in una stanza della piattaforma Spatial, erano presenti anche circa una quarantina di avatar tra amici, parenti e professori che assistevano alla discussione. Grazie a questa tecnologia Caterina, fidanzata di Edoardo, ha potuto partecipare persino dal Giappone, dove si trova per motivi di studio.
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"Il Dipartimento di Culture, Politica e Società dell'Università di Torino e in particolare il nostro corso di laurea magistrale in Comunicazione, Ict e media sono costantemente impegnati nell'osservare il mutamento sociale e tecnologico con attivo interesse, ma anche senza facili entusiasmi" puntualizza il presidente del corso Luciano Paccagnella. Il docente spiega di non sapere "quali tecnologie siano destinate a restare e quali invece passeranno come meteore. La storia si è dimostrata spesso imprevedibile su questo punto. Quello che cerchiamo di fare quindi è coltivare la curiosità scientifica e la creatività dei nostri studenti. Questa tesi va in questa direzione".