Minaccia alla privacy

Usa, multato smart-vibratore": spia abitudini sessuali degli utenti

Il produttore canadese We-Vibe condannato da un tribunale dell'Illinois

14 Mar 2017 - 13:15

Potrebbero essere l'ultima frontiera del sesso estremo, adatti soprattutto nel periodo primaverile, in cui l'organismo "si risveglia". Ma al momento, invece di essere apparecchi gioiosi per coppie e non, si stanno dimostrando una pericolosa minaccia per la privacy. Pertanto, un tribunale dell'Illinois, negli Stati Uniti, ha multato la We-Vibe, produttore canadese di vibratori "smart", poichè i suoi prodotti registrano dati sulle abitudini sessuali dei clienti senza il loro consenso.

L'accessorio, in vendita per un centinaio di dollari, connesso al bluetooth e controllato da un'apposita app, permetterebbe alle coppie "di tenere accesa la loro fiamma, insieme o separatamente". A loro sarebbe consentito controllare il vibratore da remoto, anche attraverso il web. La app ha però mostrato non pochi problemi: i dati verrebbero raccolti dalla Standard Innovation, la casa madre di We-Vive. Insomma, dettagli piccanti, quali la temperatura dell'apparato o l'intensità della vibrazione, non rimarrebbero più privati.

A svelare i problemi sono stati gli hacker "golfish" e "follower" ad una conferenza a Las Vegas. In tale occasione, hanno anche messo in guardia gli utenti da possibili "attivazioni abusive del vibratore, che corrispondono a potenziali violenze sessuali". In base alla sentenza della corte, ogni cliente potrà ottenere un risarcimento di 10mila dollari.




 

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