Per Yahoo! si tratta di un duro colpo, che mette a rischiol'acquisizione da parte di Verizon, venuta a conoscenza delcyberattacco solo martedì
Marissa Mayer, l'amministratore delegato di Yahoo!, sapeva delle indagine interne sul cyberattacco da luglio ma non lo ha comunicato agli investitori, alle autorità e a Verizon. Lo riporta il Financial Times citando alcune fonti. L'azienda è accusata di negligenza per non aver preso misure adeguate. E' quanto si legge nella prima azione legale presentata da uno dei suoi utenti.
La rivelazione del Financial Times, che arriva mentre viene depositata la prima class action, getta un'ombra sull'operato di Mayer, impegnata proprio in luglio nelle trattative che poi hanno portato all'acquisto del motore di ricerca da parte di Verizon per 4,8 miliardi di dollari.
"Era assolutamente a conoscenza e ha partecipato all'indagine fin dall'inizio" afferma un fonte con il Financial Times, mettendo in evidenza che se Mayer avesse parlato la Sec sarebbe intervenuta. E proprio la consob americana ora chiederà spiegazione. Per Mayer e per Yahoo! si tratta di un duro colpo, che mette a rischio l'acquisizione da parte di Verizon, venuta a conoscenza del cyberattacco solo martedì scorso. Mayer, arrivata a Yahoo! come la possibile salvatrice, rischia così di venire travolta da uno scandalo sulla gestione dell'attacco.
Prima causa legale - Arriva intanto la prima causa, che diventa subito una class action per quello che è il maggiore cyberattacco della storia. L'accusa mossa a Yahoo! è di negligenza per non aver preso le misure appropriate per tutelare i propri utenti. "Ha fallito nel tutelare informazioni sensibili e questo è inaccettabile. Il fatto che un attacco di questa grandezza non sia stato individuato da un gigante tecnologico come Yahoo! per due anni è sconvolgente", si legge nella documentazioni depositata in tribunale.
Wsj: hacker del 2014 legati a Russia - I manager di Yahoo! hanno individuato hacker nei loro sistemi nell'autunno del 2014. E hanno ritenuto fossero legati alla Russia con l'intento di ottenere dati di 30-40 utenti dei servizi online di Yahoo!. Lo riporta il Wall Street Journal citando alcune fonti, secondo le quali non è chiaro però se si tratti dello stesso attacco che ha portato al furto dei dati di 500 milioni di persone. L'intrusione è stata scoperta alcune settimane dopo l'attacco e l'azienda l'avrebbe comunicata all'Fbi.