Donnavventura: in Messico alla scoperta dei Maya
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Un viaggio tra archeologia, colori e paesaggi mozzafiato
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Ancora una volta la carovana di Donnavventura lascia l'Italia alla volta di terre lontane: quest'anno le ragazze hanno puntato la loro bussola verso sud, verso il centro America, pronte a dare il via al Grand Raid del Caribe. Prima tappa di questa nuova spedizione: il Messico.
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Sono già atterrate a Cancún quattro nuove viaggiatrici: Sara, Tina, Elisa e Michela accompagnate dalle veterane Chiara ed Ana, pronte a mettersi sulle orme dei Maya. A bordo dei propri pick-up il nuovo team di Donnavventura esplora la meravigliosa “Costa Esmeralda”, caratterizzata da susseguirsi di lagune abitate da gruppi di fenicotteri di un color rosa particolarmente acceso prima di giungere a Mérida.
Mérida, la capitale dello Yucatan, è conosciuta anche come la “città bianca” per il candido colore della pietra calcarea con cui sono costruiti gran parte dei suoi edifici e monumenti. La città fu fondata nel 1542 da Francisco de Montejo, detto "el Mozo", nel luogo in cui anticamente sorgeva la città Maya di T'ho, centro culturale dell'intera regione. Le imponenti rovine ricordarono ai conquistadores le rovine romane della Mérida spagnola, ecco il motivo della scelta del nome per il nucleo urbano.
Da qui le ragazze partono alla volta di uno dei più importanti e celebri siti del paese: Chichén Itzà, dichiarato patrimonio dell'umanità UNESCO nel 1988. Il complesso archeologico comprende numerosi edifici costruiti intorno al periodo epiclassico della civiltà Maya(tra VI e XI sec) che permettono di osservare stili architettonici differenti; fra i più celebri ci sono sicuramente: la piramide di Kukulkan (nota come El Castillo), l'osservatorio astronomico (il Caracol) e il Tempio dei guerrieri.
Non poteva mancare una visita anche all'altro maestoso scavo dello Yucatan: Uxmal. Uxmal, il cui nome significa "tre volte ricostruita", venne fondata intorno al VI secolo d.C. e raggiunse il suo massimo sviluppo nel Periodo Classico della civiltà Maya, divenendo il principale centro cerimoniale della civiltà Puuc la cui architettura è caratterizzata da uno stile armonioso ed equilibrato, con elementi decorativi che si ripetono. Uno degli elementi più originali del sito è sicuramente la Piramide del Adivino: un tempio piramidale a base ellittica alto circa 30 m, risultato di cinque diverse fasi successive di edificazione.
Proseguendo viene fatta una piccola sosta ad Izamal, a pochi chilometri di distanza da Chichén Itzà. Izamal è una cittadina coloniale dipinta totalmente di giallo zafferano, in onore del colore del cortile interno di una delle sue attrazioni principali: il Convento De San Antonio de Padua, e proprio per questo soprannominata "La Città Gialla". Il convento è uno dei luoghi di pellegrinaggio più popolari di tutto il Messico, nonché seminario religioso per la preparazione dei sacerdoti di tutto lo Yucatan, visitato nel 1993 dallo stesso Papa Giovanni Paolo II che qui celebrò una messa per i nativi americani.
Quale sarà la prossima tappa del Grand Raid del Caribe?