Donnavventura: Abu dhabi, tra grattacieli, deserto e animali straordinari
© Donnavventura
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Con le inviate un viaggio in esplorazione della capitale degli Emirati Arabi Uniti e dell’affascinante deserto che la circonda
Abu Dhabi, capitale degli Emirati Arabi Uniti, è una città cosmopolita moderna e futuristica in continua trasformazione e in grado di stupire anche il viaggiatore più esigente. Le Etihaid Towers sono le cinque torri che caratterizzano e contraddistinguono la Downtown. Lo skyline è d’impatto. Emozionante è la veduta della capitale dall’alto in contrasto con l’azzurro del mare che si perde fino all’orizzonte.
Abu Dhabi è anche spiagge e mare, con la sua sabbia bianca e l’acqua cristallina, adornate dai grattacieli che fanno da cornice a questo luogo suggestivo, frequentato e apprezzato da moltissimi turisti.
Imponente e maestoso è il Cultural district, un quartiere dedicato interamente all’arte dove si trova il Louvre Abu Dhabi, che con la sua particolare cupola traforata, crea continui giochi chiaroscurali. Questo museo offre un viaggio alla scoperta dell’arte e dell’umanità.
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Ma il volto più autentico e che meglio rispecchia la cultura di questo territorio è sicuramente il deserto che circonda questa modernità sfavillante. ll Rub’ al-Khālī, ossia "Il quarto vuoto”, deserto di sabbia che si estende dall’Africa allo Yemen, è chiamato così poiché rappresenta la quarta parte dell’universo secondo il Corano. Luogo affascinante ma allo stesso tempo inospitale con un’escursione termica da capogiro che va dagli 0 gradi durante la notte a oltre 60 durante il giorno.
Le dune sono enormi e altissime, arrivano anche a più di 300 metri di altezza e sono intercalate da bacini salati. Rosso intenso, blu cobalto e bianco sale sono i colori che si susseguono in questa distesa di sabbia da percorrere in lungo e largo, possibilmente a bordo di un 4x4, proprio in stile Donnavventura; oppure in sella a un cammello, rispettando così la tradizione dei Beduini, unici in grado di “mappare” questo vasto territorio. Nell’immaginario collettivo i cammelli sono il simbolo del deserto. Qui vengono allevati, impiegati dall’uomo, venduti, ma anche ammirati e riveriti.
Gli Emirati Arabi Uniti comprendono un centinaio di isole. Quella di Sir Bani Yas, proprietà dello sceicco Zayed, è stata proclamata riserva naturale. Qui, è stato ricreato l’habitat naturale della Savana per ospitare la sua flora e la sua fauna. Fondamentale è stata la realizzazione dell’Arabian Wildlife Park, dimora di molti animali, oltre tredicimila, in serio pericolo di estinzione o vulnerabili in natura, tra cui tartarughe di mare, gazzelle, antilopi, giraffe e orici d’Arabia. L’isola gioca un ruolo indispensabile nella protezione di questi esemplari.
L’Arabian Wildlife Park è stato sviluppato in quattro fasi: la prima ha previsto la ricollocazione degli animali sulla terraferma; la seconda la separazione tra le bestie indigene e la creazione del parco. La terza fase ha visto l’introduzione di predatori, come ghepardi e iene, mentre la quarta e ultima fase ha determinato la liberazione di questi ultimi nella natura e la reintroduzione di nuove specie. È un vero e proprio safari fotografico, tutto in stile africano!
Non c’è nulla di più emozionante ed entusiasmante del poter ammirare questi magnifici e rari esemplari alla distanza di un “click”, con la consapevolezza che a fine giornata, ci sarà sempre un tramonto arabo dove il sole si spegne sulle onde di sabbia disegnate dal vento, nel bel mezzo del deserto.
Abu Dhabi è sicuramente una città che colpisce, che lascia senza fiato e crea ricordi indelebili per la mente.